L’Inghilterra ama l’Italia o almeno ne ama i prodotti enogastronomici. Una conferma giunge da Londra, dove nei giorni scorsi è andata in scena la quinta edizione di Bellavita Expo, la prima sotto l’egida di Vpe, Verona Parma Exhibition, che a inizio anno ha rilevato il 50% della società specializzata nei tradeshow del food&beverage.
Conferenze, masterclass, showcooking e degustazioni: tre intense giornate nelle quali la diversità e l’ampiezza della qualità di prodotti italiani hanno regnato sovrane, portando alla chiusura di diversi affari secondo le dichiarazioni di Aldo Mazzocco, CEO di Bellavita. Come fiera di alimenti e bevande italiane, Bellavita si pone l’obbiettivo di far accedere i medio-piccoli produttori nei mercati esteri ed esportare la cultura e la passione per la cucina italiana di alta qualità. Sono stati duecento gli espositori presenti a Londra, con mille nuovi prodotti presentati per l’occasione ai seimila visitatori registrati: la fiera, forte di questi risultati, si prepara ora a trasferirsi a Città del Messico ad agosto, e poi a Mosca a settembre.
Ed è proprio a Mosca che lo chef Carlo Cracco, presente al Bellavita Expo in veste di pioniere dell’innovazione nell’alta ristorazione italiana, ha aperto Ovo, il suo unico ristorante su suolo straniero: “Non esisteva un ristorante italiano fine-dining per questo abbiamo deciso di aprire lì.” ha dichiarato a Pambianco Wine & Food. La necessità dunque di esportare innovazione e qualità, il brand made in Italy fuori dai confini nazionali è sempre più importante per lo chef, che ha aggiunto: “Avere tante risorse come nella cucina italiana è un vantaggio che però bisogna imparare a sfruttare. L’innovazione si esporta con i prodotti e la qualità, e ci sarebbe bisogno di una regia generale, un hub internazionale, che permettesse di trovare l’eccellenza dei prodotti italiani dovunque nel mondo. Questo agevolerebbe il commercio, la reperibilità istantanea dei prodotti e naturalmente la loro qualità e certificazione.”
Intanto, nonostante la Brexit, l’export agroalimentare italiano sta crescendo anche in Gran Bretagna. Lo testimoniano i dati di Italian Trade Agency: i primi mesi del 2018 hanno fatto segnare un aumento del +3,25% rispetto all’anno precedente. “Nel 2017, le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani in UK hanno chiuso con 3 miliardi di euro – ha dichiarato il direttore di Ita, Roberto Luongo – e il nostro obiettivo è di raggiungere i 3,5 miliardi per la fine dell’anno”.