Il settore del banqueting & catering chiude il 2023 con un fatturato complessivo (somministrazione, servizi di logistica e allestimento) che supera quota 2,2 miliardi di euro, in crescita di oltre il 10% sull’anno precedente. I dati sono stati rilasciati dall’assemblea annuale dell’Associazione Nazionale Banqueting & Catering (Anbc).
Il 2023 conferma quindi non solo il pieno ritorno ai livelli pre-Covid, considerando che il 2022 aveva riportato un valore simile a quello del 2019 (chiuso con un fatturato di 1,8 miliardi), ma addirittura un superamento. Nel 2020, con lo scoppio della pandemia, il settore aveva registrato un calo dell’85-90%, flessione che nel 2021 era stata del 65% (sempre rispetto al 2019).
“Attraversiamo un momento cruciale per la legittimazione del nostro settore”, afferma Paolo Capurro, presidente di Anbc. “Per il 2024 si prevede un assestamento dei risultati: la riduzione dell’inflazione e la stabilizzazione dei costi energetici, sono certamente positive, anche se l’instabilità internazionale potrebbe influire negativamente sulle aspettative”.
Tra le principali attività a cui Anbc si sta dedicando c’è quella che riguarda le modifiche al Ccnl e al contrasto del dumping contrattuale, ovvero alla proliferazione di contratti che sottostimano i diritti dei lavoratori. “Il coinvolgimento nel processo del rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro segna un momento significativo per noi: da essere invisibili, adesso siamo seduti al tavolo delle trattative”, prosegue Capurro. “Auspichiamo ora un maggiore riconoscimento dell’identità della nostra categoria rispetto agli altri segmenti della ristorazione, ma anche dell’Associazione, al fine di rappresentare legittimamente le esigenze e aspirazioni dei nostri associati”.
Ad oggi il comparto coinvolge più di 14mila lavoratori a tempo indeterminato, toccando quota 100mila addetti durante i periodi di maggiore attività.