Il 48% dei rifiuti prodotti è stato recuperato, per ogni bottiglia il 56% del vetro proviene da riciclo, e l’84% dei cartoni utilizzati per le spedizioni derivano da attività di recupero. Sono alcuni dei dati contenuti nella quarta edizione del bilancio di sostenibilità di Banfi, leader del Brunello e presente anche in Piemonte. Il gruppo con sede a Montalcino ha dato alle stampe questa nuova edizione del bilancio inteso come strumento fondamentale per la valorizzazione del territorio. “Lo scorso anno, con la presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2018, è iniziato un percorso di evoluzione sostenibile, per una crescita comune e condivisa, con l’intero territorio”, afferma in una nota Remo Grassi, presidente di Banfi Società Agricola. “Un percorso di condivisione che continuerà, senza dubbio, nei prossimi anni”.
La pubblicazione è stata predisposta con il supporto tecnico-metodologico di PwC e i suoi contenuti si basano sui risultati del dialogo con gli stakeholder, sui requisiti del Global Reporting Initiative Gri Standard, opzione Core, oltre che su quelli del rating di sostenibilità.
Nel 2019, Banfi aveva realizzato 59,7 milioni di fatturato aggregato nel mondo vino, ai quali vanno sommati i 5,2 milioni della parte hospitality. Il gruppo può contare su 33 referenze di vini toscani e su 14 di vini piemontesi.
Enrico Viglierchio, direttore generale di Banfi, ha commentato: “L’anno particolarmente difficile appena concluso ha cambiato i nostri abituali ritmi e ci ha messi di fronte a nuove sfide e ad un futuro incerto. Oggi, più che mai, siamo convinti che il nostro impegno per la sostenibilità sia fondamentale e che ogni singola, anche se piccola, azione possa contribuire allo sviluppo di un futuro sostenibile”.