Bacio della Luna, cantina di proprietà di Schenk Italian Wineries, gruppo da circa 140 milioni di euro, e di base nel cuore delle colline del prosecco, ha archiviato il 2022 con un fatturato di 52 milioni di euro, (+11%) e una produzione di 14,7 milioni di bottiglie (+3%), pari a 107 ettolitri lavorati. Gli Stati Uniti, con una quota del 40%, sono il primo mercato del marchio, seguiti da Italia, Uk e Russia tutti al 10 per cento. Il restante 30% è generato dal resto del mondo.
Il 2022 è stato anche un anno ricco di investimenti in termini di sostenibilità. Nell’anno infatti “abbiamo sostituito la linea di imbottigliamento a favore di un maggior efficientamento produttivo – commenta Daniele Simoni, AD di Schenk Italian Wineries – e di una progressiva riduzione dei consumi elettrici e idrici e abbiamo lavorato per ottenere la prestigiosa certificazione Equalitas sull’adozione di requisiti volti alla sostenibilità nelle dinamiche produttive inerenti all’intera filiera del vino, secondo tre pilastri: ambientale, economico ed etico/sociale”.
Lo sforzo dell’azienda verso la sostenibilità “proseguirà nel prossimo biennio”, prosegue l’AD, con l’investimento di 300mila euro per l’acquisizione di pannelli fotovoltaici che permetteranno di coprire il 40% del fabbisogno energetico. A ciò si aggiunge la messa a dimora di colonnine per la ricarica di auto elettriche e il compimento delle analisi carbon footprint e water footprint.
Negli scorsi giorni Bacio della Luna ha inoltre inaugurato il suo Wine Shop. “Nel percorso di crescita e sviluppo di Bacio della Luna e del territorio in cui opera, non poteva mancare l’apertura di uno shop che permetta di avere un rapporto diretto con i nostri clienti e i turisti”, spiega l’Simoni. “Lo shop è solo il primo passo di un percorso che punta ad implementare ulteriori attività, come manifestazioni ed incontri tematici in cantina”.