Bun scalda finanziariamente i muscoli per affrontare i prossimi investimenti, necessari per le nuove aperture in programma a Milano e a Torino. La catena di ‘hamburgeria abnormal’ ha infatti stabilito un piano che prevede da un lato lo sviluppo del delivery in collaborazione con Glovo, attraverso la dark kitchen messa a disposizione dalla piattaforma, e dall’altro diverse nuove aperture nelle due maggiori città del nord Italia. Di conseguenza, i soci del brand, tra i quali compaiono esponenti provenienti da realtà consolidate della ristorazione concepita come format ripetibile, ma anche la famiglia Marzotto e il fondatore e ceo Danilo Gasparrini, hanno versato altri 700mila euro che costituiranno la base finanziaria per le nuove aperture.
“Era necessario supportare velocemente l’espansione dei ristoranti, secondo un business plan che porterà a 4 milioni di euro le performance entro il 2021 grazie a opening strategici”, ha commentato il ceo Gasparrini. “Noi, come altri imprenditori italiani, non ci siano tirati indietro e abbiamo continuato a investire puntando su un cambiamento necessario, il segmento delivery, che non ha stravolto la nostra essenza ma l’ha arricchita e ci ha traghettato oggi verso un nuovo capitolo”.
Il primo nuovo locale di Bun è il chiosco aperto al Bicocca Village, secondo punto vendita dopo quello di Arese. Il delivery con Glovo ha fatto quindi da apripista per l’ingresso del brand su Milano e ora si punta ad aprire altri due ristoranti, uno a Milano e uno a Torino, entro la fine dell’anno, per poi inaugurare un altro locale milanese nei primi mesi del 2021.
La formula di Bun si basa sul tipico hamburger newyorkese cucinato con la tecnica smash. Oltre alla versione di carne bovina, è presente il beyond meat (versione vegetale) e il dog lover menu dedicato ai 4 zampe.