Il rilancio dell’Asti docg in crisi passa attraverso la costituzione di un fondo per la promozione del vino a base Moscato, previsto dal recente accordo della filiera e presentato la scorsa settimana al Consorzio di tutela di Isola d’Asti. La proposta è stata approvata da oltre 400 produttori di Moscato d’Asti delle province di Asti, Alessandria e Cuneo, espressione di quasi la totalità dei presenti.
Il fondo promozionale, secondo quanto dichiara il presidente dell’Associazione produttori di Moscato d’Asti, Giovanni Satragno, “consentirà di tornare a valorizzare l’Asti docg, che negli ultimi tre anni è arrivato a perdere 30 milioni di bottiglie. Tale fondo è necessario per contrastare la crisi, con l’obiettivo di arrivare a 100 milioni di bottiglie”. Il fondo verrà costituito in base alle denunce della produzione della vendemmia 2016 e il Consorzio di tutela fatturerà 77 euro a quintale sull’uva moscato docg.
La gestione del fondo, che si prevede raggiungerà un valore di circa 3,5 milioni di euro, sarà affidata a una commissione composta da rappresentanti di parte agricola e delle case spumantiere in seno al Consorzio dell’Asti.