Ha inaugurato lunedì a Milano, al civico 65 di corso Garibaldi, il primo Moleskine Café in centro città. Si tratta della seconda apertura, che segue quella nell’aeroporto di Ginevra. Il negozio si sviluppa su due livelli per un totale di 200 metri quadrati: al piano terra la zona bar, dove all’interno e nel dehors la degustazione del caffè si accompagna a mostre d’arte, talk, workshop, esposizione di libri e taccuini. Al mezzanino, invece, una zona sofà è dedicata alla lettura e al relax. Il caffè, che inizia a essere servito all’ora della colazione (il servizio prosegue poi fino alle 21), è quello della torrefazione milanese Sevengrams. Ogni giorno sarà servito un pranzo con sandwich, zuppe e insalate, e di domenica da mezzogiorno ci sarà il brunch. Il format è stato sviluppato con la società di consulenza Interbrand.
“Siamo partiti da Milano perchè è la nostra città d’origine, ma il concetto ci sembra abbia una validità globale e internazionale”, spiega a PambiancoWine Arrigo Berni, CEO dell’azienda di taccuini quotata a Piazza Affari. “Il progetto è quello di creare una rete di Moleskine Café in franchising all’interno di altre città, anche se per il momento non c’è ancora un vero e proprio piano di aperture”. Attualmente, il marchio conta già su 80 negozi a insegna Moleskine, e conta di arrivare a 120 nel 2018. “Con l’apertura al mondo del food&beverage, vogliamo andare incontro alle richieste di ‘experential retailing’, ovvero di spazi che rendano l’acquisto e il consumo di prodotti non piu semplicemente un momento di transazione commerciale, ma che aggiungano anche una dimensione ludica”, conclude Berni.
Nel 2015, Moleskine ha visto il proprio fatturato crescere a 128,1 milioni di euro (+29,9%) in tutte le aree geografiche, in tutti i prodotti e su tutti i canali di vendita, con un Ebitda a +25,4% e una posizione finanziaria netta positiva per 14 milioni di euro, contro un saldo negativo di 4,6 milioni nel 2014.