Alfonsino porta la micro delivery in Borsa. La startup nata nel 2016 a Caserta e specializzata nel servizio di food order & delivery nei centri italiani di piccole e medie dimensioni (tra 25mila e 250mila abitanti) ha infatti presentato a Borsa Italiana la domanda di ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie e di warrant su Euronext Growth Milan, sistema multilaterale di negoziazione dedicato alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita.
Il collocamento azionario di Alfonsino, che lo scorso anno ha sfiorato i 3 milioni di ricavi, ha portato alla raccolta di ordini per circa 7,5 milioni di euro. Il prezzo di offerta è stato fissato a 1,6 euro per azione allocando 4 milioni. La data di ammissione su Euronext Growth Milan è prevista per il 18 novembre, mentre l’inizio delle negoziazioni è previsto per il 22 novembre 2021.
“Il nostro obiettivo è diventare il leader del delivery dei piccoli centri in Italia”, spiega a Pambianco Wine & Food Domenico Pascarella, chairman, CMO e co-founder di Alfonsino. “La quotazione ci aiuta in tal senso, sia tramite lo status che avremo una volta quotati sia mediante il fundraising di investitori istituzionali che deriva dalla quotazione”. I prossimi step di espansione, pertanto, saranno “rafforzare le regioni dove siamo sbarcati di recente ed attivare il servizio in altre regioni che presentano una elevata densità di piccoli centri in target”.
Inoltre, la società vuole allargare il proprio servizio a nuovi centri abitati anche con il servizio ‘driver-less’. “Abbiamo riscontrato tanta richiesta di delivery (sia utenti che ristoranti) in quelle città con un numero di abitanti troppo piccolo per essere appetibili con un servizio di food delivery (piattaforma + flotta di driver)”, prosegue Pascarella. “Ebbene, abbiamo deciso di dedicarci a questi ‘micro centri’ offrendo il servizio della sola piattaforma al partner”. Grazie a essa, “il cliente potrà ordinare cibo via app, pagare con carta di credito e fruire del nostro customer care, con la sola peculiarità che sarà il ristorante, mediante un proprio fattorino, a fare la consegna al cliente finale (con costi ovviamente inferiori, rispetto a quelli praticati per il servizio di food delivery)”.
Il servizio è attualmente attivo in circa 400 comuni italiani, dislocati in 10 regioni (Campania, Abruzzo, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Calabria, Puglia, Emilia-Romagna e Lombardia), dove la società effettua le consegne tramite un team di oltre 700 driver assunti. Oltre al food, Alfonsino consegna anche vini e distillati, prodotti alimentari e di prima necessità, farmaci, prodotti per lo sport, piante e fiori.
Ma non solo. Alfonsino ha fatto partnership con la catena di supermercati e ipermercati Carrefour Italia per portare la spesa a domicilio. Il servizio verrà erogato in una prima fase pilota nei comuni di Salerno, L’Aquila, Benevento e Pompei. “Abbiamo attivato in questi giorni i primi punti vendita Carrefour, con i quali andremo a consolidare la posizione di delivery ‘not only food’ in alcuni centri ove siamo già attivi; l’obiettivo sarà estendere il servizio a tutte le nostre città”, conclude Pascarella, che per l’anno in corso si aspetta “di crescere in maniera importante” in termini di ricavi.