Per i collezionisti, i vini sono più attrattivi delle supercar. I prezzi delle bottiglie da collezione, secondo l’analisi di Knight Franck Luxury Investment Index ripresa da Winenews, sono aumentati del 25% nell’ultimo anno, balzo che ha permesso ai vini di superare in classifica le automobili di lusso.
L’analisi evidenzia che negli ultimi cinque anni i prezzi dei top wines sono aumentati del 61% e negli ultimi dieci la crescita è arrivata al 231 percento. In controtendenza le auto, che hanno perso il 2% nel 2016 e sono state perciò superate da altre categorie quali le opere artistiche, i gioielli, gli orologi e la numismatica.
La crescita del vino parrebbe guidata dai collezionisti e investitori cinesi, i quali selezionano i loro prodotti perlopiù in Francia (Bordeauz e Borgogna le aree preferite) e nord Italia. “Dopo la crisi finanziaria – ha commentato l’autore del report, Andrew Shirley – gli acquirenti cinesi compravano vini di valore non perché gli piacessero, ma perché avevano la percezione che quei vini fossero da possedere. Quella bolla poi è scoppiata. Oggi gli acquirenti cinesi sono dei conoscitori”.
Le aste restano il principale canale di accesso per i collezionisti ai vini pregiati. Sotheby’s, ad esempio, ha realizzato con il vino nel 2016 un aumento del 22% di venduto rispetto all’anno precedente. La vendita dei vini dalla cantina di William Koch ha reso 22 milioni di dollari, mentre un lotto di 10 bottiglie del 1945 di Château Mouton Rothschild è stato venduto a 343 mila dollari.