L’enologo-manager Ezio Rivella è scomparso due giorni fa all’età di quasi 91 anni. Nato a Castagnole Lanze (Asti), è stato uno dei personaggi più conosciuti e influenti nel mondo del vino.
Negli anni ’70 ha guidato Castello Banfi, sotto incarico della famiglia proprietaria Mariani, portando il Brunello di Montalcino “fuori dai confini nazionali aprendo le porte del mercato statunitense e rendendolo un vino conosciuto e affermato a livello mondiale, contribuendo così anche alla sua diffusione commerciale”, ha commentato Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino. “È stata una delle figure che più ha contribuito al successo del Brunello di Montalcino in Italia e nel mondo”.
Nel 1985 è stato nominato Cavaliere al Merito del Lavoro per l’attività realizzata con Castello Banfi, per poi fondare il Centro studi enologici e diventare il presidente dell’Associazione enotecnici italiani, oltre ad aver guidato l’Associazione mondiale degli enologi. Dal 1993 al 1998 ha ricoperto anche il ruolo di presidente del Comitato nazionale vini Doc presso il Ministero delle Politiche agricole e forestali, di vice presidente dell’Office international de la vigne et du vin di Parigi e nel 2001 è diventato presidente di Unione Italiana Vini. Dal 2010 al 2012 ha ricoperto la carica di presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino.