Un wine resort con 12 camere, un camping con una trentina di unità abitative e un ristorante aperto anche alle presenze esterne. Sono questi i contenuti del nuovo progetto di ospitalità lanciato da Monte Zovo nella tenuta principale del gruppo, a Caprino Veronese, con una previsione di almeno venti assunzioni per la gestione del ramo hospitality. La conclusione dei lavori, con l’apertura delle attività di incoming, è prevista per il 2022. Nel frattempo, la famiglia Cottini, proprietaria della società omonima a cui fa capo Monte Zovo, ha utilizzato la “tranquillità” del 2020 per portarsi avanti con i lavori per la realizzazione di un nuovo polo logistico interno all’azienda che vedrà la luce entro l’anno e ha anche lanciato sul mercato tre nuove etichette: il rosé igt Phasianus e il Pinot Grigio delle Venezie doc che prende il nome di Wohlgemuth, presentati lo scorso anno, ai quali si aggiunge la new entry del 2021, il Lugana doc denominato Le Civaie.
“Il 2020 – racconta a Pambianco Wine&Food Mattia Cottini, responsabile commerciale, marketing e hospitality dell’azienda di famiglia – è stato certamente complicato, ma ci ha regalato molte soddisfazioni per la qualità della vendemmia e per i punteggi attribuiti dalle guide specializzate ai nostri vini: è stato l’anno in cui siamo stati più premiati”. In termini di vendite, in Cottini devono ancora chiudere i conti ma le prime indicazioni sono di una perdita del 30% nell’ambito horeca, parzialmente compensata dall’incremento della richiesta per la grande distribuzione dove Monte Zovo è presente con alcune linee dedicate.
La famiglia Cottini opera nel vino dal 1925 e oggi l’azienda è presieduta da Diego Cottini, affiancato dalla moglie Annalberta e dai figli Michele e Mattia. Oltre alla tenuta di Caprino Veronese, terra di Bardolino e di Garda doc, il gruppo dispone delle tenute di Tregnago per i vini della Valpolicella, a cui si aggiunge il centro di appassimento nello stesso comune, e Le Civaie in Lugana. Quattro i brand aziendali: Monte Zovo, Palazzo Maffei, Villa Annaberta e La Sogara. Le proprietà comprendono 140 ettari dislocati su diverse denominazioni della provincia di Verona (Valpolicella, Bardolino e Chiaretto, Lugana, Durello) a cui si aggiungono 240 vigneti dei conferenti storici e in gestione diretta. I principali mercati di destinazione sono Svizzera, Danimarca, Germania e Canada.