È ufficiale: il cuore degli inglesi non batte più per lo Champagne, ma per l’italianissimo Prosecco. La notizia è stata pubblicata nelle scorse settimane dall’autorevole quotidiano The Guardian, e non riguarda le quantità di prodotto consumato, dove del resto il sorpasso era avvenuto da almeno un anno (ma il prezzo favorisce chiaramente la bollicina del Triveneto), quanto piuttosto il valore. La crescita d’import registrata nell’ultimo anno, +72%, porta il giro d’affari del Prosecco a 339 milioni di sterline, mentre la nobile bolla francese, che pure ha ottenuto un “onesto” incremento dell’1,2%, si ferma a 250 milioni di pound. Sulle quantità la distanza è diventata siderale: 37,5 milioni di litri il Prosecco, 9,8 lo Champagne. “Il Prosecco offre un’eccellente alternativa economica e di qualità allo champagne – ha commentato Toby Magill dell‘Iri alcoholic drinks – e non c’è da meravigliarsi che ora superi lo Champagne di valore così come nel consumo, né che diventi una bevanda alla moda, preferita anche nei matrimoni inglesi”. Resta da vedere come reagiranno i consumatori e, soprattutto, i buyer al ventilato aumento dei prezzi, anche se il Consorzio di tutela nei mesi scorsi ha sottolineato che si tratterà quasi certamente di un incremento contenuto e che già oggi il Regno Unito è il mercato che paga i prezzi più bassi.