Nel 2023, sono state prodotte 61 milioni di bottiglie di valpolicella (16 milioni), valpolicella ripasso (31 milioni), amarone e recioto (14 milioni), di cui il 60% destinato all’export in 87 Paesi, in calo sui 67 milioni del 2022, anno in cui questi vini veneti hanno realizzato un fatturato complessivo di 600 milioni di euro (+3,6% in valore e -3,2% in volume). Il calo della produzione ha coinvolto tutte le tipologie di vino di cui, rispettivamente, erano state prodotte 18, 32 e 17 milioni di bottiglie. Nel 2021, il totale produttivo aveva toccato i 73 milioni, in forte rialzo sui 63 milioni del 2020, sui 64 milioni del 2019 e sui 60 milioni del 2018.
Questa è la fotografia scattata dal Consorzio vini Valpolicella che ha preso in considerazioni i numeri di un territorio che comprende un vigneto di 8.617 ettari su 19 comuni che dalle colline si estendono fino a Verona, 2.200 viticoltori a cui si aggiungono 316 imbottigliatori e sei cantine sociali.
Dallo studio, emerge come il valpolicella si stia rivelando “il vino trendy della denominazione veronese”, fa sapere il consorzio, anche sui mercati internazionali che generano il 61% delle vendite, con in testa Canada (39%) e Usa (15 per cento). Nel primo semestre del 2024, il valpolicella ha raggiunto una produzione di quasi 9,5 milioni di bottiglie (+0,4% rispetto al medesimo periodo del 2023), un dato “sostanzialmente in linea” con quello pre-pandemico del 2019. Non solo, per le sue caratteristiche, il valpolicella “si candida a conquistare i giovani winelover della generazione meno incline al consumo di vino di sempre”.
“Lo studio edito dal Consorzio ha l’obiettivo di seguire e aggiornare di anno in anno il progresso e il cambiamento della denominazione”, ha commentato il presidente dell’ente di tutela vini valpolicella, Christian Marchesini. “In un momento sfidante come quello attuale, soprattutto per i vini rossi, è importante infatti monitorare non solo i mercati ma anche la capacità di risposta e di adattamento del territorio e dei produttori. In questo contesto il dossier è uno strumento strategico di analisi e di lettura delle tendenze, a partire da quella che coinvolge proprio il vino di territorio per antonomasia, il valpolicella superiore, che grazie alla sua versatilità sta scalando nuove quote di mercato”.