Maison Burtin vuole crescere nell’on-trade e, per farlo, ha creato Hommage à Gaston Burtin. Nato nel 2022, questo progetto rappresenta la linea top della maison di Champagne fondata a Épernay nel 1933 da Gaston Burtin e oggi parte di Lanson-Bcc, gruppo da 271,7 milioni nel 2023 (-6%) che raccoglie, tra gli altri, Champagne Philipponnat.
Già presente sul mercato con marchi dedicati principalmente all’off-trade, tra cui Alfred Rothschild, la cantina d’Oltralpe ha sviluppato Hommage à Gaston Burtin di cui, ad oggi, produce circa 70mila bottiglie (su un totale della maison di circa cinque milioni), con l’obiettivo, nel giro di 4-5 anni, di arrivare a quota 300mila e a un fatturato intorno ai 10 milioni di euro.
Ad oggi il brand è distribuito in Francia, mercato che cuba circa il 40-45% delle vendite, e in un’altra decina di Paesi, principalmente europei, tra cui l’Italia, dove il marchio è distribuito da Le Tenute del Leone Alato. “Stiamo lavorando per espanderci nel nord America – spiega a Pambianco Wine&Food il CEO Etienne Maffre – e successivamente, nell’arco dei prossimi due anni, guarderemo al Giappone”.
“Abbiamo dato vita a questo progetto perché volevamo entrare in un mercato dove non eravamo ancora presenti in maniera importante. Per farlo, abbiamo creato un brand forte e di qualità”, spiega Maffre. “Storicamente, infatti, Maison Burtin non ha mai prodotto etichette a marchio anche se il founder Gaston Burtin era solito regalare, esclusivamente agli affezionati, bottiglie della sua migliore produzione di Champagne che, solo in quella specifica release, riportavano il suo nome”.
Tra qualche anno, una volta consolidato il brand Gaston Burtin, il manager ipotizza la possibilità di aprirsi all’accoglienza in cantina, ad oggi riservata ai professionisti del settore. Tra i papabili progetti, si pensa quindi alla creazione di uno shop per la vendita diretta dei propri Champagne.
Nel 2023 Maison Burtin ha registrato un fatturato di circa 80 milioni di euro, di cui il 50% generato dai mercati esteri. Per il 2024, la realtà francese attende un anno “sostanzialmente stabile”, conclude il CEO.