L’Asti Spumante supera la soglia dei 169 milioni di euro nel 2023, in leggera crescita a valore (+0,4%) sull’anno precedente, ma in flessione a volume, registrando -6 per cento. La principale area di sbocco – secondo le elaborazioni del Consorzio Asti Docg su base Istat – si conferma l’Europa Orientale che rappresenta, a valore, oltre il 40% del totale delle esportazioni (con Russia e Lettonia ad occupare da sole oltre un quarto del mercato complessivo) seguite dall’Europa Occidentale, che incide per quasi il 34%, e nord America poco sotto il 17 per cento.
Inoltre, all’interno del Consorzio Asti Docg è stato appena nominato Stefano Ricagno come nuovo presidente, subentrando a Lorenzo Barbero. “Lavoreremo nell’interesse delle denominazioni in un quadro di unità d’intenti per consolidare la tutela, la valorizzazione e la promozione dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti in Italia e nel mondo”, ha affermato il neopresidente.
Ricagno, sesta generazione di viticoltori tra Langhe e Monferrato, è diplomato alla Scuola Enologica di Alba e laureato in Viticoltura ed Enologia all’Università di Torino. Dopo aver conseguito un Mba in Wine business management al Mib di Trieste, dal 2006 opera all’interno dell’azienda vitivinicola di famiglia e della vecchia cantina sociale di Alice Bel Colle e Sessame d’Asti. È, inoltre, brand ambassador per le aziende piemontesi Cuvage e Ricossa del gruppo Argea, oltre a ricoprire anche il ruolo di vicepresidente dell’associazione Vignaioli Piemontesi e di Piemonte Land of Wine.