Lo chef da tredici stelle Michelin Enrico Bartolini aggiunge un tassello al suo percorso culinario aprendo il suo decimo ristorante in Italia (a cui poi bisogna aggiungere la presenza a Hong Kong, Bali e Dubai). E lo fa all’interno di Palazzo Utini, situato a Noceto (Parma), insieme alla famiglia Utini con il desiderio di riportare in vita un luogo storico del territorio.
La famiglia Utini, acquisendo il palazzo circa una decina di anni fa, ha fatto “un investimento imponente, ricostruendo l’immobile e rendendolo un hotel con quindici tra camere e suite, e due ristoranti (oltre al fine dining sarà presente anche un cafè bistrot nella stessa struttura ndr)”, ha dichiarato Bartolini. È in fase di ristrutturazione anche l’edificio dietro, che comprenderà un centro benessere.
Precedentemente il palazzo ospitava L’Aquila Romana, “un ristorante molto famoso di Noceto che ha fatto la storia della cucina italiana negli anni ’70-’80”, ha aggiunto Alessandro Utini, che, tra le altre cose, è anche presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma.
Entrando nelle specifiche del ristorante fine dining, a curare la cucina sarà Roberto Monopoli, che dopo diverse esperienze e una breve parentesi a Montecarlo, è stato sous chef di Giuseppe Mancino al Piccolo Principe di Viareggio per poi assumere la guida del ristorante Il Parco di Villa Grey a Forte dei Marmi premiato per due anni con la stella Michelin.
La carta del ristorante all’interno di Palazzo Utini prevede due menu degustazione: uno da nove portate, che offre all’ospite una panoramica generale della proposta, e uno da sette a mano libera dello chef con piatti che cambieranno in base alla disponibilità e alla stagionalità delle materie prime; non mancherà la possibilità di scegliere un percorso da tre o da quattro piatti tra quelli in carta.
La direzione del ristorante è affidata ad Alessandra Veronesi, che ha prestato servizio in altri ristoranti del gruppo Bartolini, tra cui il tristellato Mudec di Milano. Sua la definizione della cantina, che conta 4500 bottiglie con etichette provenienti da diverse zone d’Italia, ma anche Francia e Germania.