Con 39,8 miliardi di euro di fatturato e quasi dieci di esportazioni (9,6 mld) – occupando il 16% del totale nazionale – la regione Lombardia si classifica prima in Italia per valore generato dalla filiera agroalimentare. È quanto emerso durante la presentazione del 7° forum ‘La Roadmap del futuro per il Food&Beverage: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni’, organizzato da The European House – Ambrosetti, che si terrà a Bormio il prossimo 9 e 10 giugno.
Inoltre, la Lombardia è la terza regione italiana per prodotti certificati pari a un valore di 2,2 miliardi di euro (+7,2% sul 2020), con 162mila occupati nella filiera, oltre il 25% in più rispetto al 2015.
In generale, l’intera filiera agroalimentare italiana sostiene circa 30 macro-filiere per un valore aggiunto complessivo pari a circa il 16,4% del Pil. Un contributo fondamentale è arrivato dalla crescita delle esportazioni al livello record di 58,8 miliardi di euro nel 2022, un valore che sfonda la barriera dei 60 miliardi di euro se si considera anche il tabacco.
Tuttavia, la performance della filiera italiana è ancora inferiore a quella dei principali competitor europei: l’Italia è solo 5° in Europa per valore del proprio export. “C’è un potenziale ancora da esprimere frenato dall’elevata frammentazione della filiera composta per lo più da piccole imprese e da fenomeni quali l’Italian Sounding”, si legge in una nota.