Il Gruppo De Longhi chiude il 2022 in leggero calo rispetto all’anno precedente, per via di diversi fattori tra cui una dinamica inflattiva, un calo dei consumi europeo e una “straordinaria” crescita del 2021. Secondo i dati preliminari, la realtà specializzata in piccoli elettrodomestici per il caffè, la cucina, la climatizzazione e la cura della casa, ha archiviato lo scorso anno con ricavi consolidati a 3,1 miliardi di euro, segnando -2% rispetto al 2021.
Se la prima parte dell’anno è stata chiusa in positivo, sostenuta da una “brillante” performance del caffè, nel corso dei successivi trimestri si è registrato un calo generalizzato del fatturato ad un tasso mid-single digit.
Nello specifico, sono state alcune zone dell’Europa ad aver subito un calo dei consumi: -7,5% in Europa sud occidentale e -12,9% in Europa nord orientale, quest’ultimo a causa principalmente dell’impatto diretto del conflitto russo-ucraino. Il resto dell’area, in entrambi i periodi, ha registrato una generalizzata debolezza, ad eccezione di alcuni mercati, come Polonia ed Ungheria, che hanno invece delineato un trend in crescita.
L’area Meia (Middle East, India e Africa) è rimasta in territorio positivo sia nei dodici mesi che nel trimestre, beneficiando di un favorevole effetto cambio e di un generale sviluppo nell’area. L’America ha conseguito nei dodici mesi e nell’ultimo trimestre dell’anno una crescita a doppia cifra pari al 10,8%, grazie ad una significativa accelerazione nel segmento del caffè e sostenuta da un effetto positivo della componente valutaria; infine, la regione Asia Pacific ha realizzato nei dodici mesi una crescita pari a circa il 16%, grazie all’espansione dei principali mercati come Cina, Hong Kong, Australia e Nuova Zelanda; in aumento anche il fatturato del quarto trimestre dell’anno, guidato principalmente dalla forte espansione di Cina ed Hong Kong.
In termini di segmenti di prodotto, il comparto delle macchine per il caffè ad uso domestico ha evidenziato un trend positivo, sia nei dodici mesi che nel quarto trimestre, grazie all’espansione delle categorie macchine superautomatiche e manuali, che hanno beneficiato di una maggiore resilienza nei consumi ed una migliore penetrazione sul mercato. Il segmento della cottura e preparazione dei cibi ha chiuso l’anno ed il trimestre in marcato calo, a causa di una generalizzata debolezza dei consumi nel settore ed un confronto sfidante rispetto ai risultati ottenuti dal gruppo nel 2021. Per quanto riguarda i rimanenti segmenti, è cresciuto il comparto ‘comfort’ (climatizzazione domestica), sostenuto dal buon andamento dei prodotti del riscaldamento, a cui si è contrapposta la parziale debolezza nei dodici mesi della categoria home care (pulizia domestica e stiro), che ha subito una contrazione nell’ultimo trimestre dell’anno.
Infine, è stato positivo il contributo del comparto delle macchine per il caffè professionali rappresentato dalla neo-acquisita Eversys, che ha mostrato “un trend di crescita molto sostenuto in tutti i trimestri dell’anno, conseguendo il raddoppio del fatturato del 2021”, si legge in una nota ufficiale.