La ripresa dei canali horeca e duty free & travel retail così come la ‘corsa agli acquisti’, soprattutto dei mercati oltreoceano, spinge il primo trimestre 2022 di Masi Agricola. Nel periodo, la società ha registrato ricavi per 19 milioni di euro, in crescita del 38,4% sull’anno precedente. Una performance di vendite che va così a qualificare il Q1 2022 “come il miglior primo trimestre dalla quotazione all’Euronext Growth Milan“.
A livello di mix-prodotto, classificato secondo il posizionamento-prezzo retail (come specificato in una nota, ci si riferisce a un tendenziale posizionamento di fascia-prezzo retail a scaffale in Italia, si intende: Top Wines, vini con prezzo per bottiglia superiore a 25 euro; Premium Wines, vini con prezzo per bottiglia tra i 10-25 euro; Classic Wines: vini con prezzo per bottiglia tra 5-10 euro), i Top Wines sono risultati pari al 29%, i Premium Wines al 47% e i Classic Wines al 24%, e quindi sostanzialmente in linea con il controperiodo.
I principali Paesi del gruppo hanno registrato un aumento: Europa (+33,8%), Americhe (+32,3%) e resto del mondo (+40%), che arriva così a pesare il 6,5% sui ricavi complessivi. L’Italia cresce del 53,6%, contribuendo così a oltre un terzo dell’aumento dei ricavi complessivi.
Come anticipato, i risultati del periodo sono anche frutto di alcune determinanti. In primis, appunto, la ripresa dell’horeca, “che nel complesso sta ritrovando smalto, pur con significative oscillazioni infrasettimanali e con i centri metropolitani (e molti turistici) che ancora non lavorano a livelli pre-Covid”, come precisa la nota. Di questa ripresa ha beneficiato soprattutto il marchio Canevel, a cui si aggiunge il contributo delle “attività di progettazione sia distributiva, in Italia e all’Estero, sia di marca che di branding messe in campo negli ultimi anni”.
Tra gli altri driver, c’è l’elevata propensione dei mercati, soprattutto quelli oltreoceano, ad anticipare gli ordini di acquisto per “premunirsi da eventuali aumenti di prezzo e per fronteggiare le accentuate difficoltà dei trasporti internazionali”. Infine, si ricorda “il graduale ritorno al funzionamento del canale duty free & travel retail, storicamente molto volumetrico per la nostra società” anche se comunque risulta ancora “lontano dal pre-Covid”.
Nei tre mesi l’ebitda risulta quasi raddoppiato da 2,4 milioni a 4,7 milioni, con un aumento anche dell’ebitda margin (dal 17,5% al 24,9 per cento).