Valdo Spumanti sceglie Vinitaly, il salone internazionale dei vini e distillati, per presentare il suo programma di attività 2022, i nuovi prodotti e gli investimenti che stanno guidando lo sviluppo aziendale. Ne sono prova i risultati registrati nel 2021, anno in cui la cantina di Valdobbiadene ha messo a segno una crescita del 30% e un fatturato di oltre 80 milioni di euro con un ebitda percentuale pari al 6,5 per cento.
“Noi in questo momento ci consideriamo positivi, quindi viviamo con fiducia il futuro”, racconta a Pambianco Wine&Food il presidente Pierluigi Bolla. “Ecco perché abbiamo deciso di andare avanti con il nostro programma e di costruire a Valdobbiadene una nuova cantina, ecocompatibile e basata su energia solare, che ci consentirà di aumentare la produzione dei nostri prodotti più importanti”.
Un obiettivo, quello della sostenibilità in vigna e in cantina, che Valdo porta avanti da oltre vent’anni. Nell’ultimo triennio, l’azienda ha varato importanti investimenti a favore del risparmio delle risorse e lo scorso settembre è stato completato il nuovo impianto fotovoltaico, che copre il totale fabbisogno energetico della cantina. La vendemmia 2021, in cantina, infatti, è stata la prima totalmente a energia solare.
I lavori cominceranno a inizio giugno e si completeranno entro il 2025-26 con un investimento complessivo di circa 15 milioni di euro. Secondo le previsioni, la nuova cantina nell’arco di tre anni raddoppierà la capacità produttiva dell’azienda, nata nel 1926, che dunque per quella data si appresterà a varcare la soglia dei cento anni di storia.
Anche sotto il profilo enologico il 2022 è per il marchio, specializzato nella produzione di Prosecco e spumanti, un anno speciale che celebra le quaranta vendemmie della Cuvée di Boj, uno dei primi prosecco di Valdobbiadene con dosaggio Brut.
“La Cuvée di Boj per noi è un prodotto icona, storico, che fa parte della famiglia”, spiega il presidente. A questa etichetta, a ciò che rappresenta per la storia dell’azienda, Valdo ha voluto dedicare una special edition, limitata a 12mila bottiglie: la Cuvée di Boj Vintage Brut Millesimato. Con le uve della vendemmia dello scorso anno la storica cantina di Valdobbiadene ha realizzato una nuova edizione del brut millesimato che fu creato quarant’anni fa, nel 1982, grazie all’intuizione di Bruno Bolla, lo zio dell’attuale presidente, che volle creare un prosecco con le uve Glera provenienti dai pregiati vigneti della ‘valle dei buoi’ nell’ area di San Pietro di Barbozza.
Le quaranta vendemmie 1982-2021 di questa cuvée, sono celebrate con la Cuvée di Boj Vintage creata con l’uvaggio di un tempo, 75% Glera e 25% Chardonnay, ma attuale nel gusto. Un Metodo Martinotti-Charmat lungo, con affinamento in autoclave sui propri lieviti per complessivi cinque mesi, che attraverso l’eleganza delle uve Chardonnay e la freschezza dell’uva Glera, regala all’olfatto sentori floreali, agrumati e di mela renetta.
Dalla produzione alla distribuzione, Pierluigi Bolla annuncia una novità. Dopo il successo nella distribuzione dello champagne Nicolas Feuillatte, con l’accordo siglato nel 2014, Valdo ha firmato una nuova partnership con Gérard Bertrand, realtà enologica del sud della Francia, con un fatturato di 175 milioni di euro, per la distribuzione esclusiva in Italia del brand Côte des Roses, già apprezzato in oltre 110 Paesi nel mondo.
“Abbiamo deciso di continuare a sviluppare prodotti di importazione, laddove troviamo soprattutto delle famiglie che condividono gli stessi valori che abbiamo noi in termini di qualità, di sostenibilità e di innovazione – commenta Bolla -. Li abbiamo trovati in Gérard Bertrand e quindi questo è il primo passo per un allargamento della distribuzione in Italia ad anche altre tipologie di vini”.