Masi Agricola archivia il 2021 con un utile netto in crescita sia sul 2020 che sul 2019. Nell’anno, il gruppo quotato all’Euronext Growth Milan ha registrato un utile pari a 5,4 milioni di euro, in rialzo sugli 0,8 milioni dell’anno precedente e sui 4,3 milioni di due esercizi fa. Anche l’ebitda consolidato segue le stesse dinamiche, con 12,9 milioni di euro nel 2021 (ebitda margin 19,5%) contro i 5,5 (ebitda margin 10,6%) e gli 11,2 milioni (ebitda margin 17,2%) rispettivamente del 2020 e del 2019.
L’ebit passa da 1,3 milioni di euro a 8,6 milioni, “dopo aver spesato ammortamenti e svalutazioni”, come specifica la nota ufficiale, per 4,3 milioni, “questi ultimi in leggero incremento rispetto al 2020”. L’indebitamento finanziario netto consolidato al 31 dicembre 2021 ammonta a euro 2,700 milioni, contro i 6,4 milioni al 31 dicembre 2020.
Come già anticipato nelle scorse settimane, i ricavi netti consolidati si sono attestati a 66,4 milioni di euro, in aumento di oltre il 28% sul 2020 e del 2,3% circa sul pre-Covid, risultato reso possibile anche dalla crescita dei top wines. Questi ultimi, infatti, sono arrivati a pesare il 27,8% dei ricavi (22,5% nel 2020 e 24,4% nel 2019), invertendo così il dato del 2020, quando si è registrato l’aumento al 29,7% del peso dei classic wines (24,2% nel 2021 e 27,3% nel 2019) per effetto della riduzione della distribuzione on-trade e del conseguente aumento dell’incidenza del consumo casalingo, “che normalmente si riferisce a prodotti di prezzo più accessibile”, come spiega la nota. I premium wines nel 2021 hanno pesato per il 48%, contro il 47,8% del 2020 e il 48,3% del 2019.
A livello geografico, l’Italia ha messo a segno un +51%, gli altri Paesi europei hanno fatto +24%, le Americhe +15% e il resto del mondo +74 per cento.
“Il conto economico del 2021 registra il ritorno della performance numerica al pre-Covid, nonostante diversi mesi in cui l’horeca è stata assoggettata a misure restrittive e nonostante la persistente rarefazione dei viaggi internazionali, che continua a penalizzarci nel canale Duty Free, nell’hotellerie di lusso e nelle metropoli”, commenta il presidente Sandro Boscaini. “Questi incoraggianti risultati derivano sia dalla forza del brand, che dall’utilizzo coordinato di tutti i canali distributivi e dalla segmentazione di gamma. Uno stimolo a mantenere stabili le nostre linee-guida strategiche, nell’anno della duecentocinquantesima vendemmia della famiglia Boscaini al Vaio dei Masi”.