Veronafiere chiude di fatto l’aumento di capitale di 30 milioni di euro a sostegno del piano per la ripartenza. E, secondo rumors di stampa, non esclude la possibilità di una alleanza con altri enti fieristici italiani, parma in primis.
L’aumento di capitale deliberato nei giorni scorsi ha raggiunto nella prima fase riservata ai soci e conclusasi mercoledì scorso la cifra di 28,6 milioni su 30 complessivi, con una sottoscrizione al 95 per cento. La società fieristica in conferenza stampa ha previsto che l’aumento sarà concluso con la sottoscrizione del 100% dell’aumento, dato che alcuni soci hanno già manifestato il loro interesse per l’inoptato. L’aumento di capitale, spiega la nota del gruppo. “consentirà di attuare il Piano di azione per la ripartenza che prevede un 2021 di transizione per uscire dall’emergenza Covid, agganciare la ripresa nel 2022 e tornare entro il biennio 2023-2024 ai livelli pre-crisi, generando fatturato, redditività e indotto che la Fiera di Verona ha assicurato a soci, stakeholder e territorio fino al 2019. In questo scenario, i Soci hanno altresì assicurato il loro sostegno per lo sviluppo internazionale della società, anche attraverso alleanze e collaborazioni”.
Proprio in tema collaborazioni, secondo quanto riportato dalla stampa, potrebbero aprirsi spiragli per ulteriori alleanze con Parma, con cui peraltro Verona già una società in comune al 50%, Verona Parma Exhibitions, creata per rafforzare la promozione all’estero dell’agroalimentare “Made in Italy”.
In tema fiere il prossimo appuntamento in ambito enologico sarà “OperaWine – 10th year anniversary”, in programma con Vinitaly-Veronafiere e “Wine Spectator” il 19 giugno mentre a livello generale il prossimo 18-19 e 20 giugno 2021 si terrà a battesimo Motorbike Expo.