L’acqua minerale cresce in grande distribuzione, dove viene privilegiato il formato da due litri, e Acqua Sant’Anna asseconda la richiesta con un investimento di 10 milioni per ampliare la gamma dei robot Lgv e all’acquisto di una nuova linea di imbottigliamento, che andranno a potenziare l’efficienza e l’automazione allo stabilimento aziendale di Vinadio (Cuneo). Ad annunciarlo è il presidente e ceo della società, Alberto Bertone.
“Siamo al +8% nel corso dell’anno, con un picco del +20% nella seconda parte del 2020”, ha spiegato Bertone a Pambianco Wine&Food. “E se da un lato è diminuito in maniera consistente il formato da mezzo litro, dall’altro siamo arrivati quasi al +30% per quello da due litri. Di conseguenza, è stato necessario rafforzare la linea di imbottigliamento per aggiungere fino a 54mila bottiglie l’ora”. A oggi la capacità produttiva di Sant’Anna è di 81mila bottiglie l’ora, frutto di un investimento di 50 milioni realizzato nel 2018. In totale, si contano 15 linee in totale, 12 per l’acqua e 3 per le bevande, e che presto saliranno a 16.
La società piemontese ha sofferto, come i concorrenti, il calo del canale horeca, che tuttavia ha un’incidenza relativa sui propri conti, pesando per circa il 20% sui ricavi complessivi. Negli ultimi dieci anni, ha più che triplicato il fatturato, arrivando a 320 milioni nel 2019. Nel 2020, Sant’Anna è cresciuta in Italia e ha invece visto una frenata nell’export, ma attende la riapertura dei mercati internazionali per riprendere la propria crescita. “L’acqua minerale italiana viene richiesta perché è anch’essa parte del made in Italy e del nostro modo di concepire l’esperienza gastronomica. Un ruolo da protagonista, nello sviluppo internazionale dell’acqua minerale di origine italiana, lo ha avuto la nostra ristorazione nel mondo”, sottolinea Bertone.
Nel futuro di Sant’Anna ci sono ulteriori acquisizioni. “Siamo molto interessati a ricercare nuove opportunità di business, e ci stiamo guardando attorno in Italia. Avere un’altra fonte a disposizione ci permetterebbe di sfruttare le sinergie tra l’azienda acquisita e la forza di Sant’Anna in grande distribuzione”, precisa Bertone. Il primo cliente in assoluto è Esselunga, mentre la crescita più significativa durante l’anno ha riguardato i clienti discount.