L’annuncio è arrivato martedì durante wine2wine: la prossima edizione di Vinitaly si terrà dal 20 al 23 giugno, due mesi dopo la data già fissata per la manifestazione leader mondiale del vino, che conferma la contemporaneità con Enolitech (tecnologia per le aziende vitivinicole) e Sol&Agrifood. Slitta di conseguenza anche OperaWine, che anticiperà di un giorno l’inaugurazione delle fiere.
La notizia era nell’aria da qualche giorno. Veronafiere, organizzatore di Vinitaly, aveva avviato un sondaggio tra i buyer extra europei per capire quali potessero essere le date più giuste per consentire loro di partecipare alla manifestazione. Ad aprile tutto sarebbe stato più difficile, di conseguenza si è deciso per giugno, mese in cui si terrà anche Vinexpo Bordeaux, in calendario dal 15 al 17 del mese. In questo modo, viene data la possibilità ai compratori di partecipare in un unico periodo a più eventi internazionali.
“Il consiglio di amministrazione della fiera ed i soci hanno fatto una scelta ponderata in base alle informazioni più attendibili in campo medico, considerando anche l’incoming di buyer extra europei”, ha commentato il presidente della società fieristica scaligera, Maurizio Danese. Aggiungendo che: “Stiamo lavorando con la Fondazione Arena, che organizza la stagione lirica, e la città di Verona per offrire ai nostri ospiti internazionali un’edizione imperdibile”.
Il dg di Veronafiere e di Vinitaly, Giovanni Mantovani, è stato il primo a dare la notizia durante wine2wine, durante un talk inserito nel programma della manifestazione che si è chiusa proprio martedì 24 novembre. “Vinitaly con OperaWine e le rassegne concomitanti – ha precisato Mantovani – si svolgeranno in un contesto temporale in cui il governo avrà avuto il tempo di predisporre le procedure di ingresso dei buyer internazionali nel nostro Paese. Nello stesso tempo in Europa vi saranno altri eventi rivolti alla promozione del settore vinicolo. Si tratta di una decisione strategica e sinergica per consentire agli operatori del mercato e dell’informazione, soprattutto quelli provenienti da Asia e Usa, che sono tra i principali visitatori delle nostre rassegne, di poter ottimizzare la loro partecipazione con un solo spostamento”.