Il conto del vino per il mercato italiano è positivo in due canali, poi bisognerà capire se basteranno a compensare il crollo di quello più strategico che è rappresentato dall’horeca. Ad ogni modo, secondo le stime elaborate da Nomisma Wine Monitor e da Nielsen, nel primo semestre le vendite nella grande distribuzione sono aumentate del 9% e quelle online sono addirittura raddoppiate (+102%).
Le performance più alte in grande distribuzione hanno riguardato i vini rossi (+10%) e gli spumanti secchi metodo charmat (+13%). e non solo durante il periodo di lockdown, quando sono aumentate del 6,7% a valori e del 9,7% a volumi, evidenziando un calo del prezzo medio di quasi il 3%. Nelle otto settimane successive al 3 maggio, l’impennata è stata perfino superiore, crescendo del 16,2% a valori e del 12,9% a volumi, mostrando all’opposto un aumento nei prezzi medi del 3% ed evidenziando un trend particolarmente favorevole alle bollicine (+27,5%).
E se il rapporto a valori nelle vendite di vino tra e-commerce e gdo è ancora di 1 a 16, l’online esce certamente vincitore dal semestre da poco concluso. Un semestre nel quale il +102% stimato da Nomisma Wine Monitor e Nielsen è il risultato della media tra le vendite on line di vino dei retailer del largo consumo, aumentate del 147%, e quelle degli specializzati, in crescita del 95%, sebbene questi ultimi siano stati responsabili dell’83% delle vendite e-commerce di vino in Italia.
“L’accelerazione impressa dalla pandemia nello sviluppo dell’online per le vendite di vino è innegabile. Anche nei prossimi mesi si assisterà a un consolidamento di tale canale, obbligando così i produttori a una maggior attenzione verso le nuove modalità di vendita”, ha affermato Denis Pantini, responsabile Nomisma Wine Monitor.
“L’e-commerce si sta affermando come uno dei canali più prospettici per molte (ma non tutte) categorie di prodotti del largo consumo. Il vino è senza dubbio una di queste. Le sue vendite online mostrano un trend di crescita esponenziale che, con la pandemia da Covid-19, si è consolidato ancora di più”, ha aggiunto Stefano Cini di Nielsen Connect Italia.