Castiglion del Bosco si aggiudica una linea di credito da 1 milione di euro da Banco Bpm nella forma tecnica dell’inventory loan, utilizzando come garanzia il Brunello di Montalcino presente in cantina per l’affinamento. L’azienda di Massimo Ferragamo ha quindi ottenuto un finanziamento dalla durata di 4 anni, con 12 mesi di pre-ammortamento, tasso fisso e rimborso di interessi e capitale su base semestrale. Il privilegio va a garantire il credito, lasciando il vino sfuso nella piena disponibilità di Castiglion del Bosco. L’accordo è stato raggiunto con la collaborazione di PwC e Valoritalia per i servizi di consulenza e certificazione.
Si tratta della prima operazione di questo tipo conclusa sul territorio di Montalcino. La “tecnica” è stata però già adottata in diverse situazioni da Banco Bpm a nordest, a cominciare dalla distilleria Castagner, che aveva messo come garanzia la grappa da invecchiamento presente in azienda, e successivamente la cooperativa vitivinicola La Delizia di Casarsa della Delizia (Pordenone).
Da disciplinare, il Brunello di Montalcino esce sul mercato cinque anni dopo la raccolta, che diventano sei anni nel caso della Riserva. Anni di puro investimento per le aziende, che devono disporre di spalle solide per sostenerli. Per questo, la soluzione dell’inventory loan appare ideale per le aziende che operano nella denominazione, specie in periodi complessi come l’attuale, caratterizzato da difficoltà nei principali mercati esteri del Brunello, su tutti gli Usa, e da analoghe problematiche della ristorazione.
“Siamo orgogliosi di aver costruito questa operazione innovativa, che ci auguriamo possa diventare un riferimento importante per la nostra denominazione in una fase congiunturale difficile. Il finanziamento su privilegio valorizza lo sfuso e sostiene il produttore nel percorso di affinamento del vino in cantina, creando valore per l’intera denominazione”, ha affermato Simone Pallesi, amministratore unico della Castiglion del Bosco Agricola.