Si è conclusa la maxi operazione destinata a ridefinire gli equilibri nel mondo della birra. I giapponesi di Asahi Group Holdings hanno infatti ottenuto dal gruppo bancario Sumitomo Mitsui gli 1.185 trilioni di yen, pari a circa 10 miliardi di euro al cambio attuale, necessari per finanziare l’acquisizione della filiale australiana di Ab Inbev, Carlton & United Breweries. L’accordo è stato quindi concluso nella data dell’1 giugno.
“Si tratta di un momento entusiasmante per il nostro gruppo”, ha affermato il presidente di Asahi Beverages, Peter Margin. L’operazione porta in dote ad Asahi la quota maggioritaria del redditizio mercato australiano della birra, frutto del 48,8% controllato da Ab Inbev e del 3,5% già in possesso di Asahi. L’accordo prevede infatti che Asahi possa commercializzare il portafoglio di marchi internazionali di AbInbev in Australia, tra i quali spiccano Budweiser, Stella Artois e Corona.
Tutti i proventi della cessione dell’attività australiana saranno utilizzati da AbInBev a copertura del debito accumulato. “L’acquisizione di Cub significherà che Asahi Beverages è in grado di offrire a clienti e consumatori una gamma ancora più ampia di bevande dal gusto eccezionale con l’aggiunta di alcuni dei marchi di birra più popolari e amati dell’Australia”, ha aggiunto Margin. E Cub continuerà a funzionare “più o meno allo stesso modo di oggi”, diventando una divisione aziendale insieme a Asahi Premium Beverages, Asahi Lifestyle Beverages e Asahi Beverages NZ. L’acquisizione rimane dipendente dalle disposizioni dell’Accc, l’autorità antitrust australiana, secondo cui Asahi deve cedere una serie di marchi di sidro e birra, tra cui Strongbow, Bonamy e Little Green, nonché Stella Artois e Beck’s.
In Italia, Asahi è presente con il marchio Peroni, acquisito nel 2016 a seguito di un’altra maxi fusione, quella di SabMiller da parte di Ab Inbev, che impose il passaggio ai giapponesi sempre per ragioni di antitrust.