La sostenibilità è un dovere, ancor più quando la materia prima di riferimento arriva dal mare. Per operare in maniera ancor più sostenibile, la catena di ristorazione Zushi ha aderito al programma Sustainable Restaurant lanciato dall’associazione internazionale Friend of the Sea, che si occupa di verificare l’impatto sull’ambiente della pesca e dell’acquacoltura.
Il fondatore di Zushi e tuttora azionista/amministratore Cristiano Gaifa ha commentato in una nota: “L’attenzione al rispetto e alla salvaguardia di specie ittiche a rischio di estinzione è stata uno dei nostri valori di rifermento sin dall’apertura del primo ristorante, ma oggi sentiamo il bisogno di fare ancora di più. Attraverso l’adesione al programma Sustainable Restaurant di Friend of the Sea, ci siamo impegnati a rifornirci di specie ittiche certificate FoS e ad aumentare nel breve periodo la percentuale di pescato e allevato sostenibile fino a raggiungere una percentuale superiore al 90%”.
La società di ristorazione con base a Verona, acquisita nell’aprile 2017 da Investinfood (società costituita da Paolo Colonna e Valeria Lattuada), si è impegnata non solo ad acquistare materie prime certificate, ma anche ad eliminare totalmente i sacchetti di plastica e a sostituire gradualmente la flotta aziendale con automobili e motorini elettrici per le consegne a domicilio. Da circa due mesi, davanti ad alcuni dei 25 ristoranti a marchio Zushi, sono state posizionate le prime colonnine elettriche per il rifornimento dei mezzi aziendali e disponibili anche per il “pieno” dei propri clienti.