Sanpellegrino è stabile. Il gruppo del beverage e delle acque minerali controllato da Nestlè archivia l’ultimo esercizio con 895 milioni di ricavi e 3,7 miliardi di bottiglie prodotte, ripetendo le cifre dell’anno precedente. Invariata anche la percentuale di export, ferma al 54 percento.
In evidenza, in Italia e all’estero, i marchi principali del gruppo ovvero S.Pellegrino e Acqua Panna: il primo è aumentato del 5,2% a volume e il secondo del 7%, incremento percentuale identico a quello che ha caratterizzato le vendite di Levissima nel mercato domestico. A livello geografico va segnalato il balzo dei volumi in America Latina, che sfiora il +15%, e quello in Europa, prossimo all’8 percento.
In Italia, intanto, il gruppo ha registrato un fatturato di 410 milioni di euro, rafforzando la propria leadership a volume.
Tra gli investimenti in cantiere per l’anno in corso, oltre al restyling da 30 milioni di euro dello stabilimento di Cepina Val di Sotto dove viene imbottigliata l’acqua Levissima, partiranno anche i lavori per la realizzazione della flagship factory di San Pellegrino Terme, progettata dallo studio Big fondato dall’architetto danese Bjarke Ingels, per sostenere il business del gruppo nei prossimi anni e valorizzare il territorio attraendo turisti.
“Per continuare a mantenere una posizione di leadership in mercato che è sempre più competitivo e a bassa redditività, Sanpellegrino ha sviluppato piani per lavorare con strutture sempre più efficienti e realizzare prodotti innovativi capaci di intercettare nuovi trend in crescita e ad alto valore aggiunto, in grado di garantire sostenibilità al business e di rispondere alle richieste di consumatori sempre più attenti a uno stile di vita sano”, ha commentato il presidente e AD del gruppo, Federico Sarzi Braga.