Nel 1818 prendeva il via la produzione del sigaro a marchio Toscano. Per celebrare il duecentesimo anniversario, Manifatture Sigaro Toscano (Mst) presenta la limited edition Toscano Sementa, realizzata da una miscela di semi ‘storici’ salvati durante un’endemia di peronospora che nel 1960 aveva attaccato alcune partite di tabacco di origine americana. I semi utilizzati, tutti di varietà Kentucky, sono: Moro di Cori, Gigante e Italia, coltivati in Toscana e nella zona di Pontecorvo (Frosinone). La produzione è stata effettuata nella manifattura di Lucca, una delle due realtà produttive controllate da Mst (l’altra è a Cava de’ Tirreni).
“Siamo orgogliosi di celebrare il bicentenario dei sigari a marchio Toscano – dichiara in una nota Stefano Mariotti, direttore generale di Mst – e non c’è modo migliore se non partendo dalla materia prima, quella da cui tutto ha avuto origine: il tabacco Kentucky. Attraverso questo nuovo prodotto vengono esaltate caratteristiche e proprietà organolettiche ma soprattutto, grazie a esso, abbiamo coltivato nuovamente semi antichi e di pregio assoluto”.
Mst è una società controllata dal gruppo industriale Maccaferri attraverso Seci, la holding che fa capo alla omonima famiglia bolognese. È stata costituita nel 2006 dopo l’acquisizione dalla British American Tobacco Italia del ramo d’azienda che produce e commercializza lo storico sigaro a marchio Toscano. Raccoglie la produzione di 250 tabacchicoltori di quattro regioni italiane per una forza lavoro complessiva, indotto compreso, di 1.800 addetti. Il fatturato 2016 è stato pari a 98 milioni di euro, mentre la previsione per l’anno appena concluso era di 105 milioni.