Le serate in casa hanno favorito il boom di richieste per Winelivery, la app che effettua le consegne a domicilio entro 30 minuti di vini a temperatura giusta per la degustazione. Il fatturato consolidato della società è arrivato a 7,5 milioni di euro, 6 volte in più rispetto al risultato del 2019. Il risultato è legato sia all’incremento del ricorso al servizio da parte dei consumatori nelle zone già servite dalla piattaforma, sia anche all’ampliamento della rete, che oggi è composta da oltre 60 store con servizio express in tutte le principali città italiane. La società comunica anche di aver raggiunto un ebitda in positivo, non precisando però l’entità del valore in questione.
Questi risultati sono arrivati nel corso di un anno di svolta anche in termini di funding. Dopo i tre precedenti round di finanziamento, che avevano portato in cassa quasi 1,7 milioni di investimento versati da oltre 450 soci, la società fondata e amministrata da Francesco Magro ne ha messo a segno un quarto, concluso a dicembre, e ha visto la riconferma della fiducia dei soci, tra cui Gellify Digital Investment, e l’ingresso di un pool ristretto di nuovi soci sinergici al progetto. La raccolta, di cui Winelivery non precisa l’ammontare, sarà destinata alla realizzazione del piano di sviluppo del quadriennio 2021-2024, “che porterà Winelivery ad aumentare la capillarità e diffusione del servizio, consolidando quindi la propria leadership in un segmento che, in Italia, ha creato da zero”, riferisce in un comunicato.
“Consideriamo Winelivery ancora una startup – afferma Magro – perché, come tale, abbiamo brama di crescita e ci poniamo obiettivi di sviluppo molto sfidanti. Al tempo stesso ci comportiamo come un’azienda che deve competere sul mercato, e quindi essere capace non solo di crescere a tassi importanti, ma anche di portare redditività agli azionisti”.