Il settore agrituristico italiano mostra segni di solidità. Nel 2023, il numero di aziende agrituristiche ha raggiunto quota 26mila, registrando una crescita dell’1,8% rispetto al 2022 e del 5,2% rispetto periodo pre-pandemico, generando un giro d’affari di 1,6 miliardi di euro, con un ritorno ai livelli del 2019.
Lo scorso anno, inoltre, la domanda, per la prima volta, ha superato quota 4 milioni di arrivi, +8,5% sul 2019, e 15,5 milioni di pernottamenti, +1,8 per cento. Di questi, il numero delle prenotazioni straniere ha toccato il 58 per cento, provenienti principalmente da Germania, con 700mila turisti tra arrivi e presenze, e Paesi Bassi, con 161mila persone.
Questi dati sono da leggere considerando che, nel complesso, l’industria dell’agriturismo rappresenta circa l’1,9% del valore totale dell’agricoltura italiana e il 22,6% delle attività secondarie all’interno delle aziende agricole.
“Il 2023 è stato senza dubbio l’anno di più grande successo nella storia dell’agriturismo italiano”, ha dichiarato l’Osservatorio Agrietour elaborando i dati su base Istat – Ismea e Regione Toscana in occasione della 22esima edizione Agrietour, il salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale che si terrà ad Arezzo Fiere e Congressi dal 25 al 27 ottobre. “Questo risultato è stato lungamente preparato da una progressione di crescita basata su un aumento degli ospiti italiani e stranieri che è stato costante nel tempo. A questa crescita è corrisposto uno sviluppo dell’offerta che si è diffusa omogeneamente in tutte le regioni italiane”.
Tra le iniziative principali promosse in occasione della fiera Agrietour figurano: la Borsa dell’agriturismo, un workshop che mette in contatto le aziende agricole italiane con buyer nazionali ed esteri; lo spazio Agri@intelligence, che esplorerà l’applicazione dell’intelligenza artificiale nell’agricoltura e nell’accoglienza rurale; e l’Academy di Agrietour, che offrirà sessioni di formazione per gli operatori del settore, focalizzate su innovazione, tecnologia e marketing.