Continua la corsa di Gruppo Meregalli che chiude un 2023 in crescita sfiorando i 100 milioni di euro e diventando società benefit. Nell’anno appena concluso la realtà attiva nella distribuzione di wine&spirits (tra cui Bollinger e il tequila Gran Patrón Burdeos) ha infatti raggiunto quota 99,4 milioni di euro di fatturato (+7,99% sul 2022). Un aumento sospinto da tutte le aziende del gruppo e in particolare da Visconti43 (+27%), nata con l’idea di valorizzare le piccole produzioni, le cantine famigliari e i vitigni autoctoni.
In crescita anche le consociate estere francofone Meregalli France e Meregalli Monaco (+1,6 per cento) e le società extra-vino, tra le quali spiccano Aznom (che si occupa di ideazione, product design, prototipazione e produzione su misura di premium luxury gift) e DTales (dedicata alla fabbricazione di componenti per il settore aeronautico e aerospaziale), che, seppur con incidenza marginale sull’andamento del gruppo, registrano un aumento del 73,58 per cento.
In termini di prodotto, i vini fermi sono la categoria più venduta: “il rosé conferma la crescita degli ultimi anni”, afferma l’azienda di Monza, mentre “il vino bianco viaggia sopra la media con maggiore incidenza sulle vendite al Nord Est e nel centro Italia, a differenza del vino rosso che si distingue nelle aree del Nord Ovest e del Sud”. Gli spumanti, invece, mantengono “una richiesta elevata e costante, che si concentra nelle aree del Nord Est e del Sud in maniera equivalente”.
Guardando i distillati, si nota “un’importante crescita della vodka (+18%)”, mentre tra le nuove tendenze è il tequila a “emergere con forza” (+18,5 per cento). Nel mondo whisky si evidenzia una crescita dei marchi giapponesi pari al 120 per cento. La categoria amari segna +26% e, insieme a liquori e grappa, “si conferma il distillato più venduto nel Nord Est”.
Considerando i canali, nel fuori casa si registra una crescita “rilevante” per la mescita (+10,07%) contro il +3,58% della vendita a corpo. La vendita online riporta invece “una piccola flessione delle vendite” a fronte della “ripresa del consumo fuori casa”.
“Il 2023 è stato un anno complesso per l’economia e la geopolitica, ma il mondo del vino di qualità e il nostro Gruppo in particolare ne escono rafforzati”, afferma l’AD Marcello Meregalli. “Tanti gli investimenti continui, obbligatori per crescere e tanti ne saranno messi in atto nel 2024. Guardiamo positivamente al futuro e speriamo che non solo il mondo premium salga, ma che ci sia un ritorno del ceto medio, vera forza dell’Italia.”