Continua il percorso di crescita di Compagnia del Vino che, dopo un 2022 chiuso a quasi 9,5 milioni di fatturato, si appresta a registrare un 2023 di poco inferiore agli 11 milioni di euro, con una crescita del 14 per cento. Per la società di distribuzione toscana, fondata nel 1997 da Giancarlo Notari e Piero Antinori e che, nel gennaio del 2022, ha visto l’ingresso nel capitale (20%) della maison di champagne Pol Roger, si tratta di un risultato reso possibile dall’ingresso nel portfolio di sei nuove cantine e di un anno che, come ha spiegato Antonio Guerra, area manager della società, “è andato un po’ a singhiozzo, con un primo quadrimestre che ha goduto della positività dell’anno precedente, di un secondo caratterizzato da più accortezza e meno curiosità da parte dei nostri clienti, mentre da ottobre in poi i segnali sono stati incoraggianti e al di sopra delle aspettative”.
Entrando nel dettaglio, “partendo da Pol Roger, che è la nostra etichetta ammiraglia, gli spumanti rappresentano il 60% del nostro fatturato, seguiti dai vini rossi al 25% mentre bianchi e rosé si dividono il restante 15 per cento”, spiega Guerra. Il tutto considerando che, “avendo in Toscana la nostra sede, più del 50% delle oltre 700mila bottiglie distribuite resta nel centro Italia, il Nord vale il 33% mentre il sud, soprattutto guardando a Capri e Costiera Amalfitana, il 17 per cento”.
Per quanto riguarda invece le previsioni 2024, “prevediamo un esercizio virtuoso – prosegue Guerra – dove consolideremo i nuovi arrivati e cercheremo di allargare ancora un poco il portfolio guardando alla Francia e ai bianchi in particolare, soprattutto quelli della Borgogna”. Sul medio periodo, invece, “continueremo un percorso di crescita con l’obiettivo di passare dalle attuali 19 cantine distribuite a un massimo di ventidue, così da diversificare un po’ di più la nostra offerta ma senza eccedere, perché quello ci sembra il numero ideale per poter gestire nel migliore dei modi i nostri partner”, conclude Guerra.