Conserve Italia presenta ricavi in crescita e un piano di investimenti da 86,6 milioni di euro. Composto dalla società capogruppo Conserve Italia e da altre otto società controllate, il gruppo cooperativo bolognese ha archiviato l’esercizio 2022-2023, al 30 giugno scorso, con ricavi pari a 1,14 miliardi di euro, segnando +18 per cento. L’utile si è attestato sui 7,2 milioni di euro, mentre l’ebitda ha raggiunto 74 milioni di euro “in virtù di importanti interventi di razionalizzazione dei costi strutturali”, recita una nota.
“I numeri positivi del bilancio consolidano la struttura societaria nei suoi aspetti finanziari e patrimoniali, confermando il nostro ruolo di riferimento insostituibile per l’agricoltura italiana”, ha dichiarato il presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini. “Grande attenzione è stata infatti riservata alle produzioni agricole principalmente conferite dai nostri soci cooperatori, per le quali abbiamo liquidato 95 milioni di euro. Una cifra rilevante finalizzata a sostenere l’attività di aziende agricole che nell’ultimo anno, soprattutto in Emilia-Romagna, sono state pesantemente danneggiate da eventi climatici catastrofici”.
La realtà bolognese associa oltre 14mila produttori agricoli italiani riuniti in 39 cooperative e lavora circa 600mila tonnellate di frutta, pomodoro e vegetali in 12 stabilimenti produttivi (nove in Italia, due in Francia e uno in Spagna). In portfolio presenta marchi quali Valfrutta, Cirio, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani.
Tra i progetti di Conserve Italia si profila un piano di investimenti da 86,6 milioni di euro, tracciato fino al 2026, che “presenta una serie di interventi che interessano i sette principali stabilimenti produttivi italiani (Pomposa, Barbiano, Massa Lombarda, Ravarino, Alseno, Albinia e Mesagne) e la sede di San Lazzaro, dove verrà installato un impianto fotovoltaico”, ha sottolineato il direttore generale di Conserve Italia Pier Paolo Rosetti. “Le azioni previste ci porteranno a rendere più efficienti e sostenibili i nostri processi produttivi in termini di risparmio idrico e mancate emissioni atmosferiche”.
Nello specifico, il piano prevede “interventi nelle attività industriali di concentrazione del pomodoro, con l’introduzione di nuovi processi produttivi che migliorano notevolmente la qualità del prodotto e consentono importanti risparmi energetici”, aggiunge il direttore generale. “L’automazione dei processi di confezionamento e immagazzinamento, così come la realizzazione di un nuovo magazzino automatico, permetteranno una maggiore efficienza nelle attività logistiche e anche a fare fronte alla minore disponibilità di manodopera che registriamo da alcuni anni. Inoltre il piano di investimenti ci consentirà di migliorare la nostra capacità produttiva”.