In Italia arriva il secondo master of wine: Andrea Lonardi. In Angelini Wines & Estates nel ruolo di chief operating officer dal 2012, Lonardi entra così a far parte dei 412 masters of wine dislocati in 31 Paesi, due anni dopo Gabriele Gorelli, il primo italiano a conseguire il titolo nel 2021.
Nel suo percorso, durato otto anni, Lonardi è stato affiancato dallo stesso Gorelli e dall’enologo Pietro Russo, ora al terzo step del percorso, che potrebbe essere il prossimo Mw italiano insieme alla wine educator Cristina Mercuri.
“Vorrei che altri manager del vino italiano potessero intraprendere questa strada”, ha dichiarato Lonardi a La Repubblica. “L’Italia è fatta di aziende leader dal punto di vista imprenditoriale, molto meglio di quelle che pensiamo di trovare all’estero. Inizierei col catalogare i nostri punti di forza delle singole aree, proporrei di insegnare nelle università Philosophy of winemaking (Filosofia dell’enologia) e mi aprirei al confronto e al dialogo, senza cercare di copiare. I territori e i relativi leader hanno bisogno di coltivare la propria metodologia produttiva, la propria identità e di conseguenza la propria riconoscibilità. Barolo, Brunello, Bolgheri e alcuni top players del vino italiano sono diventati veri leader di questo modo di fare e per questo sono substrato fertile per la creazione di valore attraverso la comunità internazionale”.
Ciò che 70 anni fa era un esame per il commercio del vino nel Regno Unito, oggi rappresenta un titolo riconosciuto a livello globale e rilasciato dall’Institute of Masters of Wine dopo lunghi anni di formazione, degustazioni alla cieca, relazioni scritte, seminari e una tesi finale.
“Il Master of Wine è un percorso che, una volta terminato, porta a pensare al vino in termini diversi come il suo futuro stilistico, economico, sociale e produttivo”, ha affermato Lonardi in una nota. “Il vino è mezzo di dialogo con i viticoltori, con le reti vendita e con gli imprenditori. Il vino è capacità di ascolto ed è una materia che richiede tempo, dedizione e tanto studio, sia teorico che sul campo. Per queste ragioni ho scelto ed inseguito la strada dell’Institute of Masters of Wine”.