Il bio in Italia continua a correre, sostenuto in primis dai consumi fuori casa. Questi, secondo l’indagine Nomisma per l’Osservatorio Sana, hanno infatti riportato una crescita del 53% rispetto all’anno scorso, raggiungendo quota un miliardo, ovvero un quinto del totale. Nel complesso infatti, le vendite del biologico nel mercato italiano nei 12 mesi da agosto 2021 a luglio 2022 hanno raggiunto cinque miliardi, di cui quattro derivanti dai consumi domestici.
La forte crescita dei consumi bio fuori casa viene confermata dalla presenza dei prodotti a marchio nelle dispense dei ristoranti e di altre tipologie di pubblici esercizi. Quasi otto ristoranti su dieci e sei bar su dieci utilizzano ingredienti biologici, soprattutto latte, ortofrutta, farine e uova. Diffusa anche la presenza di vini bio nella carta dei vini: l’85% dei ristoratori e più di sette baristi su dieci hanno infatti affermato di proporre almeno un vino bio.
“Il nostro Paese continua a essere leader a livello europeo per superficie agricola coltivata a biologico (17,4%) e per numero di operatori che continuano a crescere”, ha commentato Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio. “Per la prima volta si registra una leggera decrescita dei consumi domestici (-0,8%, ndr), in controtendenza rispetto a quelli della ristorazione commerciale e collettiva e all’export (che ha raggiunto i 3,4 miliardi di euro secondo le stime 2022, +16%, ndr), che si confermano veri e propri driver di crescita per l’intero settore”.
Per il l 62% dei ristoratori e il 38% dei baristi, la proposta di prodotti bio dipende da una volontà etica. Più della metà dei ristoratori e il 35% dei baristi dichiara poi di usare questi prodotti perché conferiscono una caratteristica innovativa e distintiva al locale grazie al posizionamento tipicamente premium e alle relative caratteristiche organolettiche. Accanto a questi driver, tra le motivazioni emerge chiaramente anche il crescente interesse da parte della clientela: negli ultimi dieci anni gli users bio sono aumentati di 10 milioni, passando dal 53% della popolazione nel 2012 all’89% nel 2022.
I dati sono stati presentati in occasione della 34esima edizione di Sana, salone internazionale del biologico e del naturale che ha portato a BolognaFiere 700 espositori, 19 collettive straniere e oltre 150 buyer da 30 Paesi del mondo. Il pubblico, quest’anno, è risultato in crescita del 50% rispetto al 2021, “nonostante l’evento abbia assunto per la prima volta quest’anno un chiaro orientamento al B2B”, come specificato dalla stessa manifestazione.