Dopo un anno di lavori, Fico, il parco del cibo sognato da Oscar Farinetti, cambia faccia e si prepara a riaprire i battenti, il prossimo 7 luglio, presentandosi con una veste totalmente nuova. Le novità sono parecchie e spaziano dalla disposizione degli spazi, ai contenuti fino alle modalità di fruizione.
Il piano di sviluppo del nuovo CEO, Stefano Cigarini, è stato voluto e finanziato dai soci Eataly e Coop Alleanza 3.0 per oltre 5 milioni di euro di investimento e supportato dal Fondo Pai-Parchi Agroalimentari italiani, che detiene la proprietà dell’area, costituito e gestito da Prelios sgr.
Il nuovo Fico si estenderà su circa 15 ettari (la grandezza di 10 campi di calcio), divisi in 7 aree tematiche: area dei salumi e dei formaggi, della pasta, del gioco e dello sport, del vino, dell’olio, e dei dolci. Completa il parco un luna park contadino, Luna Farm, con le sue 14 attrazioni. Un serie di iniziative che rendono Fico, come definito dallo stesso, “la Disneyland del cibo italiano” a Bologna. Il parco conterà inoltre 30 attrazioni, 13 ristoranti, 13 punti street food, e 13 fabbriche che, con il nuovo corso, si animeranno con show multimediali attraverso la transparent led display technology. All’interno di Fico sarà poi possibile fare attività quali “mungere una mucca, strigliare un cavallo, nutrire una capretta o le galline, accarezzare un coniglio”. Tra le altre novità c’è il biglietto di ingresso che, disponibile in diversi prezzi, consente diverse tipologie di esperienze. Tra le opzioni, c’è anche un abbonamento annuale.
Il parco attende a regime circa 1 milione di visitatori l’anno.
“Si è fatto leva sia sulle esperienze positive registrate nei primi due anni dall’inaugurazione, sia sulle aree di miglioramento che si sono evidenziate”, spiega Alessandro Busci, head of fund management di Prelios. “I trend mondiali di medio-lungo periodo evidenziano dati in crescita nel settore turistico e in quello dei parchi di divertimenti. Questo consentirà al Fondo Pai e ai suoi investitori e stakeholder di conseguire risultati positivi in termini sia economici sia di ricadute sull’economia reale”. Il manager, inoltre, ha anticipato un investimento alberghiero, già in programma ma rimandato per questioni legate alla pandemia, che dovrebbe iniziare a svilupparsi intorno al 2023 anno in cui, tra l’altro, Fico punta al pareggio di bilancio.