Terzo locale e primo beach club per il gruppo Enoteca La Torre, attivo non solo nella ristorazione con l’omonimo stellato Michelin a Roma in Villa Laetitia e con il country club super esclusivo La Macchia a Capalbio, ma anche nel catering/banqueting con una business unit dedicata. La scelta di Michele Pepponi e Silvia Sperduti, rispettivamente amministratore delegato e partner/direttore creativo della società, è ricaduta nuovamente sulla località della costa tirrenica dove a Pasqua prenderà il via la nuova avventura de La Dogana, beach club da 160 ombreggiature, inizialmente in modalità soft opening (solo weekend) per poi aprire full week da fine maggio. La spiaggia di Capalbio si arricchisce così di un ristorante a la carte attivo a pranzo e cena, di un cocktail bar da orario aperitivo fino alla chiusura e di una formula più smart per il pranzo con piatti veloci (insalate, panini di mare, ristorazione accessibile partendo da materie prime di alto livello) per chi predilige il sole rispetto alla tavola imbandita.
Negli obiettivi fissati dal gruppo a inizio anno, l’apertura de La Dogana avrebbe dovuto dare ulteriore slancio a un giro d’affari che nel 2019 aveva raggiunto i 7,6 milioni di consolidato, con un incremento di oltre il 20% anno su anno. Il coronavirus ha naturalmente determinato una revisione al ribasso delle ambizioni, per la parte ristorazione e ancor più per la gestione del food service negli eventi, essendo stata cancellata o rinviata quasi tutta la programmazione da qui ad aprile. Ad ogni modo, il contributo aggiuntivo previsto dalla gestione del beach club si aggira tra 600 e 700mila euro.
“Lo scorso anno – raccontano i soci fondatori a Pambianco Wine&Food – c’è stata una crescita equamente distribuita in tutte le unità di business: il ristorante a Villa Laetitia, il catering, La Macchia e anche la divisione Mixologist che è l’ultima nata all’interno del gruppo. L’idea di investire in una struttura specializzata nella preparazione di cocktail con bartender professionisti è nata dall’esperienza acquisita nell’American Bar de La Macchia a Capalbio, con la quale ci siamo resi conto che l’affidamento a società esterne dell’open bar finale, negli eventi in cui seguivamo il catering, non era all’altezza dell’offerta complessiva. A quel punto ci siamo impegnati personalmente e abbiamo inserito i nostri signature cocktail, dall’aperitivo al pairing con i piatti”.
Enoteca La Torre a Villa Laetitia, residenza di prestigio sulla riva destra del Tevere e di proprietà di Anna Venturini Fendi, è gestita fin dal 2013 dalla società di Michele Pepponi e Silvia Sperduti, che hanno mantenuto nella nuova sede il nome del loro primo ristorante a Viterbo. In cucina opera lo chef Domenico Stile. La ristorazione tradizionale contribuisce al fatturato per circa 1,5 milioni, pertanto la maggior parte degli introiti deriva dagli eventi principalmente gestiti sulle piazze di Roma e Milano. Nel capoluogo lombardo, Enoteca La Torre Group dispone di una filiale commerciale. Tra i principali eventi gestiti nel 2019 come ristorazione compaiono la convention di Microsoft a Roma e la Bain World Cup, evento aziendale di team building da 1.800 persone di Bain&Co gestito su tre diverse location. L’ingresso in La Macchia risale invece al 2017 e ha offerto l’opportunità a Enoteca La Torre di misurarsi con una clientela internazionale di alto rango, gestendo tutto il food&beverage tra club house, ristorante e cocktail bar.
Tra i progetti in cantiere, spicca quello legato alla realizzazione di una base produttiva su Milano, per gestire la preparazione degli eventi senza più dipendere dai centri cottura realizzati a Viterbo. Doveva essere avviata rapidamente, poi il crollo dell’attività da fine febbraio ha rallentato le iniziative che però, sottolineano da Enoteca La Torre Group, sono soltanto rinviate a tempi più idonei. “Anche perché – concludono Silvia e Michele – a Milano gestiamo dai tre ai quattro eventi al mese e quindi abbiamo bisogno di aumentare la presenza in modo strutturale”.