Ci sono cinquanta nuovi ingressi a Pitti Taste. La manifestazione che si terrà dal 7 al 9 marzo alla Leopolda (Firenze) compie 15 anni e si regala un bel turnover rispetto alla precedente edizione, ma il problema principale di Taste resta sempre la selezione perché, come ha ricordato il direttore generale di Pitti Immagine, Agostino Poletto, intervenendo a Milano per la presentazione ufficiale di Pitti Taste 2020: “Lo spazio è limitato. Abbiamo 200-250 aziende che chiedono di partecipare e non possiamo accontentarle”.
La data del 7-9 marzo crea un problema di sovrapposizione tra l’evento di Firenze e un’altra importante kermesse legata a cibo e ristorazione: si tratta di Identità Golose, che esattamente negli stessi giorni va in scena a Milano. E se questo non crea alcun problema in termini di espositori, lo crea certamente a qualche chef di alta cucina, che dovrà scegliere se andare a Firenze a selezionare fornitori qualificati o seguire la tre giorni milanese per “studiare” le tecniche dei colleghi-relatori.
“Occupiamo da 15 anni questa data – ha affermato Poletto – ed essendo abbastanza esperti di calendari fieristici, abbiamo sempre cercato di evitare le sovrapposizioni, in ogni manifestazione. Non vogliamo mai mettere il compratore nella condizione di dover scegliere: o qui o lì. Tuttavia, sappiamo che i rapporti tra aziende e compratori sono anche fatti di abitudini consolidate, e ancor più con i top buyer internazionali che sono diventati un bel numero e sui quali i nostri clienti investono. Quindi ci dispiace che si sia creata questa sovrapposizione, ma non siamo stati noi a volerla”.
Quest’anno saranno più di 50 i buyer internazionali ospitati da Pitti Immagine per Taste. Si aggiungono agli oltre seimila che frequentano abitualmente la mostra della Leopolda per scoprire nuovi prodotti da inserire nei canali di riferimento che sono, nell’ordine: negozi di gastronomia e boutique del gusto, department stores (soprattutto giapponesi e statunitensi) specializzati nell’eccellenza del cibo italiano, importatori (Usa, Canada, Spagna etc) e ristoratori. “Negli ultimi anni – ha precisato il cofondatore e selezionatore delle aziende presenti a Taste, Davide Paolini – si è vista una presenza rilevante di compratori dall’est Europa. Ci sono talent scout, soprattutto polacchi, che vengono a Firenze per scoprire i prodotti italiani da distribuire poi nei loro Paesi”.
Inoltre, Pitti Immagine è al lavoro per organizzare, dal 4 al 6 ottobre in Fortezza da Basso, la prima edizione di Flavor, in collaborazione con Fiere di Parma. La fiera nasce come evento dedicato all’horeca premium e, ha affermato Poletto: “Diventa un completamento del lavoro che Pitti ha fatto sul cibo, una nuova scommessa che completa e dà forza alla nostra offerta”. Nel gruppo di lavoro, oltre al “Gastronauta” Paolini, è stata inserita anche Paola Navone, designer e architetto, a cui è stata affidata la supervisione degli allestimenti.
Il tema del 15° Pitti Taste sarà I love food: la passione per il cibo raccontata dai suoi protagonisti. Paolini organizzerà come di consueto i ring dedicati a tre argomenti: il bicentenario dalla nascita dell’Artusi e la sua attualità in cucina, la contaminazione in cucina, la sostenibilità nella produzione. Nel programma sono anche inseriti i talk curati da Giuliana Parabiago e dedicati ai seguenti temi: l’amore goloso, food porn o honestly food, Food forever? (come rispettare il cibo senza sprecarlo).