Oscar Farinetti mette a segno un altro colpo nel mondo del vino e si assicura il controllo totale di Le Vigne di Zamò, azienda di Rosazzo di Manzano (Udine) da 55 ettari di vigneto, di cui già possedeva, tramite Eataly Vini, il 50% delle quote a seguito di un’operazione avviata cinque anni fa. La notizia, diffusa dal quotidiano friulano Messaggero Veneto, viene confermata dal gruppo piemontese: l’acquisizione è stata portata a termine a giugno e il restante 50% delle quote è stato rilevato da un’altra partecipata da Farinetti, la società vitivinicola “Casa E. di Mirafiore e Fontanafredda” di Serralunga d’Alba. Quest’ultima operazione si è concretizzata tramite concambio di azioni, che ha portato la famiglia Zamò a entrare nella compagine societaria e nel board (con la nomina di Pierluigi Zamò a consigliere) della cantina situata nel cuore delle Langhe. Il nuovo consiglio di amministrazione di Le Vigne di Zamò srl, invece, vedrà coinvolti Silvano e Brigitte Zamò, nominata presidente, insieme ad Andrea Farinetti, Roberto Bruno e Piero Bagnasco, che assume la carica di amministratore delegato. “Il gruppo Fontanafredda – dichiara a Pambianco Wine il nuovo AD – sta crescendo in modo esponenziale. Il Friuli-Venezia Giulia, una delle regioni italiane sicuramente più vocate alla produzione vitivinicola, era un obiettivo di Fontanafredda già da alcuni anni, per poter garantire ai nostri clienti un’offerta ancora più ampia e completa, nell’ambito del progetto Vino Libero. In questo senso, l’acquisizione di Le Vigne di Zamò è stata un passo quasi naturale”. Il gruppo di lavoro Fontanafredda, precisa l’azienda, si è immediatamente attivato per portare avanti l’opera della famiglia Zamò e potenziare le vendite all’estero. Per alzare ulteriormente l’asticella della qualità, il direttore tecnico di Fontanafredda e di Zamò, Danilo Drocco, si avvarrà della consulenza dell’enologo Beppe Caviola.