Da grandi vini, a vini da grandi risultati

Il vino italiano ha l’occasione per uscire dal tunnel della pandemia con una nuova identità. I numeri relativi al 2020 riflettono, certo, un segno negativo sul fronte delle esportazioni. Ma la curva non ha cambiato inclinazione in modo tangibile rispetto al pre-Covid. E, soprattutto, non l’ha fatto per ciò che riguarda il valore del prodotto esportato. In altre parole, la fase declinante di volumi e valore era già in atto. L’aspetto interessante è che il...

Un summit verso le nuove frontiere

Il 15 settembre è la data del primo convegno di Pambianco Wine&Food. La rilevanza del momento è chiara: il settore ha passato, negli ultimi 18 mesi, il momento più difficile di sempre a causa di una situazione congiunturale caratterizzata dai lockdown globali del Covid, eppure, oggi, sembra uscire dal tunnel senza aver perso minimamente l’abbrivio che lo ha contraddistinto negli ultimi anni, anzi. Il primo Summit Pambianco, dal titolo ‘I settori del Wine...

Il vino diventa un asset ‘industriale’

La fase di fermento attorno al mondo wine & food non si è ridotta nemmeno durante la pandemia. Certo, si sono fermate molte attività per ragioni contingenti, ma l’interesse sul settore è rimasto elevato, al punto da cambiare, forse in modo definitivo, anche l’identità di uno degli ambiti più tradizionalisti del made in Italy come l’industria del vino. La forza del cambiamento è registrata da un’analisi di Pwc sul 2020, anno in cui...

L’e-wine è diventato realtà

Si dice che la pandemia abbia accelerato le tendenze già in atto, che magari prima del fatidico lockdown di marzo 2020 stentavano a imporsi nel mercato. L’e-commerce del vino non fa eccezione. Lo evidenzia la nostra analisi pubblicata nelle pagine seguenti, da cui emerge che le prime cinque piattaforme specializzate hanno più che raddoppiato il fatturato annuo e in alcuni casi hanno dovuto anche rinunciare a diverse opportunità per rendere ancora più corposo...

Esame di maturità

Nella produzione, il food&beverage italiano sembra aver superato bene la crisi pandemica e, contro le previsioni negative dei mesi più bui, potrebbe aver messo a segno un sorprendente incremento dell’export. Mancano i dati relativi al Natale, ma l’analisi dei primi nove mesi 2020 dell’Annuario dell’agricoltura italiana evidenzia una crescita di quasi un punto percentuale, accompagnata da un calo di 4,4 punti delle importazioni. Questo rafforzamento oltre confine si somma al risultato altrettanto positivo...

La schiavitù dei volumi

Non ha più senso celebrare, come ogni anno, la leadership italiana nella produzione di vino. Quello degli ettolitri è un aspetto quantitativo a cui non corrisponde un prestigio in termini di valore, come dimostrano gli ultimi dati Istat sull’export: l’Italia, durante i mesi più duri della pandemia, ha certamente contenuto i danni rispetto ai competitor, in particolare rispetto al vero leader che è la Francia, ma lo ha fatto agendo sulla leva del...

La multicanalità non è più rinviabile

L’estate italiana del fuori casa si è dunque rilevata migliore del previsto, pur in uno scenario di ripartenza a macchia di leopardo per bar e ristoranti: bene i piccoli centri e quelli del turismo di prossimità, male le grandi città e le mete internazionali. L’incertezza è invece l’unica prospettiva certa dell’autunno che si sta per aprire, e per il quale ogni possibile previsione si scontra con lo spettro di una nuova ondata di...

Dall’horeca al b2c

Per il vino italiano, la chiusura immediata e imprevedibile del ‘fuori casa’ non sarà compensabile, almeno per quest’anno. Il canale horeca vale al consumo 6,5 miliardi di euro, tra Italia ed estero, e i ristoratori sono da sempre i più influenti testimonial delle nostre etichette a livello internazionale. Al di là dell’impatto sui conti per il bilancio 2020, la crisi conseguente alla pandemia ha evidenziato la necessità di trovare una via alternativa al...

I cambiamenti dopo lo shock

Riprendersi non sarà facile e non sarà veloce. L’emergenza sanitaria ha paralizzato turismo e ristorazione, due settori connessi e trainanti per l’economia italiana. Sono stati i primi a fermarsi e saranno tra gli ultimi a ripartire, perché prima occorrerà ristabilire un clima di fiducia degli stranieri verso il nostro Paese – per quanto la diffusione globale del contagio abbia appianato le differenze e reso meno “italiano” il problema agli occhi del mondo –...

Ristorazione, nuova era

Fare ristorazione non è impresa facile, soprattutto nelle grandi città. I dati dell’ultimo rapporto Fipe sull’andamento dei pubblici esercizi in Italia rivelano che il settore continua a crescere (+1,7%), ed è arrivato a 46 miliardi di euro nell’ultimo anno, che salgono a 84 miliardi considerando anche i bar, ma il tasso di mortalità si mantiene elevato: il 25% dei nuovi locali chiude entro un anno e il 57% lo fa nel giro di...

Massa critica per il vino

In Italia ci sono all’incirca 50mila aziende vitivinicole. Un esercito di operatori in lotta per spartirsi un giro d’affari stimato in 13 miliardi di euro, di cui poco più di 6 miliardi derivano dall’export. In media fanno 120mila euro di fatturato estero per azienda. È evidente che con queste dimensioni non si può competere in un mondo dove operano colossi come quelli statunitensi e australiani, dotati di ben altra potenza di fuoco: il...

La crescita inizia in una cucina ‘dark’

La ristorazione sta cambiando rapidamente e da settore fondato sul modello familiare d’impresa si sta trasformando, nelle città che contano, in un sistema con organizzazione evoluta e manageriale. In questo contesto, la concentrazione delle attività è una conseguenza quasi ovvia perché le location costano e rappresentano la principale barriera all’ingresso per gli operatori. Vince chi può permettersi le posizioni migliori ovvero le più costose. L’ingresso dei fondi di investimento come proprietari di brand...

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