Probios continua il proprio percorso verso la creazione di un polo europeo nel settore salutistico, free-from e biologico e lo fa portando a termine la sua seconda acquisizione nel giro di due mesi. L’azienda ha infatti rilevato il 30% di Bms, realtà specializzata nell’acquisto, trasformazione e commercializzazione di prodotti agroalimentari organic, salutistici e free-from, che ha archiviato 8 milioni di euro di ricavi nel 2023. “Entro l’anno puntiamo a farla arrivare a 10 milioni di euro”, dichiara l’AD Renato Calabrese a Pambianco Wine&Food.
Il fondatore Enrico Tinelli manterrà la quota di maggioranza e la direzione operativa della società.
L’operazione, che segue la recente acquisizione di Biotobio, rientra nel piano strategico di Agreen Capital, che a maggio 2023 ha rilevato una partecipazione del 78% di Probios così da rafforzare l’angolo industriale del gruppo. “Da una parte abbiamo consolidato un mercato importante, che è quello di Biotobio, con un portafoglio marchi storico, di grande riconoscibilità in termini di qualità, e dall’altra abbiamo cominciato a rafforzare la parte industriale del nostro gruppo attraverso l’acquisizione di Bms”, continua Calabrese. “L’aspetto che ci ha guidato nel realizzare questa operazione è il presidio delle filiere, perché Bms non è semplicemente un’azienda che produce e confeziona, ma è un’azienda che effettivamente presidia il settore dal campo alla tavola”.
Intanto Probios si lascia alle spalle un semestre “che sta procedendo bene”, continua Calabrese. “Stiamo rispettando l’obiettivo di crescita per quest’anno”. La società, infatti, stima di chiudere il 2024 con un fatturato intorno ai 32 milioni di euro, contro i 30 dello scorso anno, che si consolidano a 100 milioni se si considera anche l’acquisizione di Biotobio.
Riguardo a progetti futuri, “vogliamo concentrarci sull’integrazione delle società acquisite e sul consolidamento di tutte le attività all’estero (ad oggi l’export conta il 5%, ndr)”, conclude l’AD. “Oggi abbiamo una dimensione, un portafoglio marchi, una presenza commerciale che a nostro avviso merita di essere accompagnata da un rafforzamento della nostra presenza all’estero”. Inoltre, “vista anche la dimensione che sta acquisendo il nostro gruppo, puntiamo a sviluppare ancora di più il canale Horeca, dove, anche grazie a Biotobio, cominciamo ad avere una massa importante sulla quale operare”. Infine, “investiremo molto anche sulla parte online”.