Rivoluzionario. Così descrive l’anno in corso Mauro D’Errico, presidente e co-founder di Fradiavolo, catena di pizzerie italiane fondata nel 2018 insieme a Gianluca Lotta. La prima mossa di questa rivoluzione è avvenuta solo qualche mese fa, quando a cambiare è stata in primis la proprietà dell’azienda. Con una operazione da 40 milioni di euro, a maggio scorso, Alto Partners, tramite il fondo Alto Capital V, ha infatti acquisito il 76% di Fragesa, società a cui faceva capo la pizzeria. Nello specifico, il fondo ha rilevato le quote delle realtà Gioia, basket company che ne deteneva la proprietà (e che raccoglie anche i brand Cioccolatitaliani e Bun Burgers) e Saint Food, che sono così uscite entrambe dal capitale, e una parte della partecipazione di Kappagroup, la holding di D’Errico e Lotta, a cui è rimasto il restante 24 per cento. I due founder sono, inoltre, rimasti al timone dell’azienda. “Nei primi mesi dell’anno ci siamo concentrati soprattutto su questa operazione – spiega a Pambianco Wine&Food Mauro D’Errico – ed ora siamo pronti a sviluppare i primi progetti in pipeline”.
Sognando l’America
Questi progetti riguardano in primis l’espansione internazionale che, ad oggi, coinvolge in modo esclusivo gli Stati Uniti. Per il momento, infatti, l’America risulta essere la prima, nonché unica, meta fuori dai confini nazionali in cui la catena di pizzerie ha intenzione di avventurarsi e proliferare. Il punto di partenza è Miami, dove, a inizio settembre, è stato aperto il primo Fradiavolo all’estero, attraverso una joint venture realizzata ad hoc con un partner locale. “Miami è un’apertura strategica perché crediamo che ci sia molto spazio di manovra su questo mercato e, in generale, la piazza statunitense ha grandi potenzialità”, ha dichiarato D’Errico. L’obiettivo per il prossimo quadriennio, “condiviso con Alto Partners già in fase di acquisizione delle quote a maggio scorso, è di arrivare a 200 locali negli Stati Uniti, trovando partner forti con cui realizzare delle joint venture e, perché no, aprire un’ulteriore raccolta fondi”.
Espansione tricolore
Pur avendo nel mirino un importante sviluppo estero, Fradiavolo non dimentica le proprie origini tricolori. In Italia “vorremmo arrivare a 50-60 location, quindi sostanzialmente raddoppiare la presenza sul mercato domestico”, continua il presidente. “In questo momento, ad esempio, abbiamo in pipeline un importante piano di sviluppo in Sardegna, che prevede otto aperture, di cui la prima a Cagliari entro la fine dell’anno”.
Tra aperture dirette e franchising
Nel complesso, Fradiavolo conta ad oggi 30 ristoranti, di cui 27 diretti (compreso quello a Miami) e tre in franchising. Nonostante questi ultimi siano stati aperti in Italia, il gruppo, così come raccontato da D’Errico, non si sta focalizzando sull’utilizzo del franchising nel Belpaese, bensì all’estero, dove “lo teniamo in considerazione in quanto ci interessa svilupparci nel canale travel retail, dove verosimilmente è necessario entrare con grossi gruppi attraverso questa formula”. Su strada, invece, “preferiamo uno sviluppo diretto”.
Numeri in crescita
A livello di numeri, la catena di pizzerie ha archiviato il 2023 con 18,7 milioni di euro di ricavi, in crescita sui 13,8 milioni dell’esercizio precedente, e stima di chiudere l’anno in corso raggiungendo quota 25 milioni di euro. L’ebitda ha invece superato i tre milioni di euro (contro i circa due milioni del 2022), pari a un ebitda margin intorno al 15 per cento. Sull’utile netto, “hanno impattato fortemente gli ammortamenti e gli investimenti che stiamo facendo, per cui si è attestato sui 300mila euro nel 2023, risultato simile all’anno precedente”.