Primo semestre in calo per Masi Agricola. La realtà veneta quotata nell’Euronext Growth Milan ha chiuso i sei mesi con ricavi netti per 30,2 milioni di euro, in flessione dell’8,8% sull’anno precedente. In flessione anche il margine industriale lordo, che passa dai 20,9 milioni del 2023 ai 19,1 milioni del 2024; l’ebitda adjusted, pari a 3,8 milioni contro i 5,5 dell’anno precedente; l’ebit, attestatosi a 1,2 milioni contro i 3,4 del precedente esercizio; e l’utile netto, sceso a 22mila euro da quota 1,8 milioni nel pari periodo 2023.
In termini geografici, l’Italia ha riportato un calo del 2,9%, così come gli altri Paesi europei (-12,6%), le Americhe (-4,7%) e il resto del mondo (-42,6 per cento).
“Un primo semestre 2024 in cui abbiamo visto attenuarsi, quantomeno nella seconda parte, l’effetto-destock che ha fortemente penalizzato i ricavi, sia nostri che di tutto il settore vinicolo fin dall’anno scorso”, afferma Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola. “Permane però un generalizzato rallentamento dei consumi di vini premium un po’ in tutti i mercati. Per quanto ci riguarda abbiamo investito ancora nell’innovazione di prodotto, arricchendo il portfolio anche quest’anno, con un focus particolare sugli spumanti e sui rosé”.
Nel frattempo, iI terzo trimestre “si è aperto con ordini in aumento, riducendo ulteriormente il calo cumulato rispetto all’esercizio precedente” fa sapere l’azienda. “Permangono però svariati elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e merceologico di riferimento, con conseguente limitazione dell’attività previsionale”.