Imbottigliato in lieve aumento, a fronte però di vendite in flessione. La Doc Maremma Toscana ha chiuso il 2023 con l’imbottigliamento che segna un +1,54% a 51,7 mila ettolitri, pari a quasi sette milioni di bottiglie e in linea con il 2021, dopo il leggero calo registrato nel 2022.
Traina il Vermentino che, tra versione ‘di base’ e tipologia superiore, tocca la cifra record di 16,6 mila ettolitri (oltre 2,2 milioni di bottiglie), in crescita sui 14mila ettolitri del 2022, e rappresentando il 32% del totale della Doc. Al secondo posto in termini di quantità c’è la tipologia Rosso che, considerando anche il Rosso Riserva, arriva a 14.889 ettolitri.
“In uno scenario nazionale che vede il settore in flessione, con la stessa Toscana che cala circa del 7%, possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti seppur con qualche preoccupazione”, spiega Francesco Mazzei presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, che riunisce 467 aziende, di cui 350 viticoltori, un imbottigliatore e 116 aziende che vinificano le proprie uve e imbottigliano i propri vini. “È stata davvero un’annata complicata dal punto di vista dei mercati che hanno rallentato quasi ovunque, così come confermano gli ultimi dati dell’Osservatorio Economico del Consorzio che parlano di vendite in calo anche nell’ultimo trimestre dell’anno appena concluso”.
Nel periodo è stato infatti registrato un calo di circa il 14% delle vendite, parzialmente compensato, tuttavia, da un aumento del prezzo medio di circa il 7 per cento. Per quanto riguarda l’intero 2023, le vendite hanno segnato un calo del 13%, a fronte di un prezzo medio in aumento di oltre il 15 per cento.
“Una delle cause principali del rallentamento dei mercati – specifica Mazzei – è stata l’erosione delle scorte dovuta all’incremento dei tassi di interesse, che speriamo possano iniziare a scendere nei prossimi mesi”.