Incrementare le cantine a portafoglio puntando, in primis, sulla Francia. È questa la traiettoria di Meteri, distributore di piccoli e medi produttori vitivinicoli che fanno del ‘naturale’ la propria filosofia. Tra i requisiti richiesti per rientrare nella selezione del player veneto ci sono infatti: un basso intervento in vigna, con utilizzo di soli rame e zolfo; e, in cantina, fermentazione spontanea e un utilizzo di solforosa minimo. Condizione necessaria, infine, è la grande ‘bevibilità’ del vino, che si preferisce stilisticamente pulito e scevro da eccessivi sentori di legno o altri materiali di affinamento, come, per esempio, la terracotta.
La realtà nata a Mestre nel 2014 conta oggi un centinaio di cantine a portafoglio, di cui il 50% circa italiane e le restanti straniere. Tra queste ultime almeno la metà sono francesi. Ed è infatti proprio la Francia a essere nel mirino espansionistico di Raffaele Bonivento, titolare di Meteri, che, come raccontato a Pambianco Wine&Food, punta a incrementare la selezione proveniente da Jura e Borgogna “dove è interessante intercettare la new wave dettata dal cambio generazionale”, spiega Bonivento.
Con una distribuzione dedicata esclusivamente al canale Horeca (1.500 clienti in tutta Italia) e all’e-commerce di proprietà, il fatturato di Meteri è orientato ai tre milioni di euro nel 2023 e punta a quota quattro milioni nel 2024 grazie a un ampliamento del portafoglio che dovrebbe raggiungere circa 120 cantine.
Alla distribuzione si aggiunge, dal 2016, la prima linea di private label di Meteri. Le etichette si riuniscono nel marchio Bakari (il nome richiama il tradizionale ‘bacaro’ veneziano, luogo deputato all’aperitivo e al cicchetto per antonomasia) che comprende una produzione di circa 20mila bottiglie l’anno, suddivise in diverse tipologie. Nello specifico, questi vini sono frutto di vinificazioni in inox, cemento o vetroresina, e nati da fermentazioni spontanee con lieviti indigeni. Ad oggi i progetti di private label sono nove: Ombra del Capitano, Filari del Rosa, I’mbolla, Ozzanesi, La Bulle Surprise, Mirage à Bulles, Giardino delle Bolle, Bruscar e Tarabaralla.