Liquori e spirits spingono l’anno fiscale di Rémy Cointreau. Il gruppo francese a cui fanno capo brand quali Champagne Telmont, Cointreau, il greco Metaxa, il rum Mount Gay e il brandy francese St-Rémy archivia l’anno fiscale 2022-23 con vendite nette a 1,5 miliardi di euro, in crescita del 18% sul 2021-22 e del 10% su base organica (+43,6% su base organica rispetto al 2019-20). Un risultato che, specifica l’azienda, riflette un aumento dei prezzi del 10%, in linea con un strategia basata sul valore, a fronte di volumi costanti.
La divisione liquori e spirits è quella che ha registrato il balzo maggiore pari al +18,7% su base organica, frutto di un aumento sia a volume (+8,3%) sia del price-mix (+10,5 per cento). Il profitto operativo è risultato in aumento del 18% su base organica a quota 48 milioni.
La divisione cognac ha invece messo a segno un +7,6% su base organica, complice un +16,9% registrato dal price-mix a fronte di una riduzione dei volumi pari al 9,3 per cento. Il profitto operativo è di 405 milioni (+14,7%su base organica).
I marchi restanti – definiti partner brands – hanno invece riportato una flessione delle vendite pari al 5,3% su base organica a causa di una alta base di comparazione durante la prima metà dell’anno, soprattutto in Benelux.
Il profitto operativo totale è quindi risultato pari a 429,6 milioni, (corrispondente al 27,7% delle vendite), in crescita del 28,5% su base reported rispetto l’anno precedente. L’utile netto è invece risultati pari a 293,8 milioni, in crescita del 38,3% su base reported.
Per quanto riguarda l’outlook del nuovo anno fiscale, “con la normalizzazione del consumo negli Stati Uniti amplificata da una base di confronto elevata nel primo semestre e il nostro impegno per ridurre gli inventari, ci aspettiamo che le vendite e la redditività si mantengano stabili nel 2023-24 su base organica”, spiega il CEO Eric Vallat. “Affrontiamo il nuovo anno con fiducia e determinazione e prevediamo un forte recupero nella seconda metà dell’anno negli Stati Uniti, combinato con un nuovo anno di crescita vigorosa nel resto del mondo, in particolare in Cina”.