Nuovo round di finanziamento per Neat Burger. La catena britannica di hamburgherie plant-based, che tra i propri founder conta il pilota della Formula 1 Lewis Hamilton (tra gli altri anche Zack Bishti e Tommaso Chiabra), ha infatti raccolto 18 milioni di dollari (circa 16,8 milioni di euro) con l’obiettivo, secondo il Financial Times, di consolidare il presidio londinese con altre tre aperture e di aggiungerne un’altra negli Stati Uniti entro il 2025. Attualmente i ristoranti totali sono 10: otto a Londra, uno a Dubai e uno a New York.
La nuova raccolta conferma una valutazione della società di 100 milioni di dollari.
Il fascino di Neat Burger sembra così scampare il calo d’appetito del mercato nei confronti della fake meat e, dopo Leonardo Di Caprio l’anno scorso, risponde all’appello una nuova cordata di investitori composta, tra gli altri, dal portiere del Real Madrid Thibaut Courtois, la modella e attrice Sara Sampaio, la società di banche di investimento LionTreee e B-Flexion, il family office del magnate svizzero Ernesto Bertarello.
Secondo studi di mercato della Plant-Based Foods Association, la crescita globale delle vendite annuali al dettaglio di prodotti a base di proteine vegetali sta rallentando: nel 2022 si è registrato un +17% a fronte del +33% nel 2020. Da quando la statunitense Beyond Meat si è quotata al Nasdaq nel 2019, il prezzo delle sue azioni è sceso del 95 per cento. Una delle cause, tra le altre, di questa brusca inversione di rotta, pare sia riconducibile all’abitudine di acquisto del consumatore che rintraccia in una curiosità iniziale la consecutiva reticenza nel ripetere la spesa.
di Francesco Ciampini