Il servizio di e-grocery made in Italy Babaco Market ottiene un nuovo round di finanziamento di serie A dal valore di 6,3 milioni di euro. Lanciata a maggio 2020, “Babaco Market – dichiara Francesco Giberti, CEO e Founder del servizio – continuerà ad investire nella crescita del proprio team con il duplice obiettivo di rafforzare la lotta allo spreco alimentare e costruire una filiera e-commerce sostenibile, supportando il comparto agricolo italiano con la valorizzazione di piccole produzioni non considerate dai canali di distribuzione mainstream”.
L’aumento di capitale è stato apportato da United Ventures, fondo di investimento di venture capital in ambito tecnologico, con la partecipazione del Founder di FaceIt Niccolò Maisto e dei soci esistenti Cdp Venture Capital per il tramite del Fondo Acceleratori, Seven Investments, Feel Venture, Doorway, Startupbootcamp Foodtech, Boost Heroes, Plug and Play, NextUp e LVenture Group.
Questo round di finanziamento va così ad aggiungersi ai precedenti, portando la raccolta totale a 8.1 milioni di euro.
Babaco Market continua a crescere anche a livello territoriale contando oggi quattro zone attive in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, con circa 500 comuni serviti, e con la previsione di un rafforzamento del team in vista dell’internazionalizzazione del servizio. L’e-grocery collabora con oltre 100 produttori sparsi lungo tutto il territorio nazionale.
Una mission ambiziosa che ha portato al conseguimento di traguardi importanti in questi primi due anni di attività: dopo aver chiuso il 2021 con oltre 35mila box consegnate e circa 800mila euro di fatturato, Babaco Market ha registrato nel 2022 una crescita importante con più del raddoppio degli ordini e del fatturato, contribuendo a salvare dalla nascita ad oggi oltre 700 tonnellate di cibo.
“Attualmente i prodotti che vengono destinati alle box arrivano da tutto il Paese, contribuendo a far conoscere eccellenze locali provenienti da tutte le aree geografiche d’Italia. Questo nuovo round di finanziamento ci permette di pensare ancora più in grande, guardando con fiducia ad una prossima internazionalizzazione del servizio”.